Stoner e la convivenza in Honda con Pedrosa: “diventare suo compagno è stata la cosa migliore che mi sia mai capitata”

Tutta la sincerità di Casey Stoner: l'australiano ha solo parole di elogio per il suo ex compagno di squadra Dani Pedrosa

SportFair

Casey Stoner è stato protagonista del finale di stagione 2021 di MotoGP. L’ex pilota è stato ospite del paddock in diverse occasioni ed in Ducati si è tanto sognato un suo ritorno da coach. Un’ipotesi difficile da realizzarsi, ma l’australiano, che non ha voluto perdersi l’addio alle moto di Valentino Rossi, con tanto di saluti, abbracci e foto, si è reso protagonista anche con le sue dichiarazioni.

Dopo aver parlato sinceramente della sua rivalità col Dottore, adesso Stoner torna a parlare della sua avventura in MotoGP ed in particolarità della sua convivenza in Honda con Dani Pedrosa, nel 2011.

Diventare suo compagno di squadra è stata la cosa migliore che mi sia mai capitata, perché negli anni precedenti in Ducati, anche se non voglio essere frainteso, non sono mai riuscito a guardare i dati del mio compagno di squadra (Nicky Hayden) per sapere come andare più veloce. Con Dani ho potuto vedere cosa era capace di fare in alcune parti della pista, con la stessa moto; è stato in grado di distruggermi assolutamente. E tu sei tipo ‘ok, cosa sta facendo diversamente?’. Non ho copiato il setup perché seguo la mia direzione e cose del genere, ma a volte attaccavo le cose in modo leggermente diverso e sono stato in grado di imparare molto da essluio, e questo mi ha dato un molta più forza, sapendo di avere qualcuno così veloce con cui migliorare alcuni dei miei punti deboli“, ha ammesso ai microfoni di MotoGP.com.

Jorge Lorenzo aveva tante cose che avrei voluto, la capacità combattiva di Valentino Rossi e il modo in cui leggeva le gare, soprattutto quando iniziava ad essere un po’ carico. Ma la persona Quello da cui ho imparato di più nella mia carriera, perché ho corso con lui per tutta la mia carriera, è stato Dani Pedrosa, il modo in cui riusciva a trovare velocità e cose che a volte ti lasciavano senza parole, ti dicevi ‘come diavolo sta facendo questo?’“, ha concluso.

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