Il Gp dell’Arabia Saudita ha regalato tanti, tantissimi, spunti su cui parlare per il resto di questa nuova settimana, prima di potersi concentrare sul Gp di Abu Dhabi, ultimo e decisivo round della stagione.
Max Verstappen e Lewis Hamilton se le sono date di santa ragione, in un Gp che non è stato proprio l’esempio della sportività. A fare discutere in particolar modo è stato il tamponamento tra Hamilton e Verstappen avvenuto dopo un rallentamento improvviso dell’olandese, che stava restituendo la posizione al suo rivale che però o non ha capito o ha fatto finta di non capire per non premettere poi a Max di sfruttare il DRS.
“E’ stata incredibilmente dura senza dubbio, ho cercato di usare la testa e per quanto potesse essere dura la battaglia usare la testa, l’esperienza che ho raccolto in questi anni, è stata difficile ma abbiamo perseverato come team, anche per le cose che sono successe. Sono grato della macchina di questo weekend. Non ho capito perchè ad un certo pounto abbia frenato in un modo così pesante all’improvviso e io gli sono finito addosso, lui si è mosso, ho avuto un messaggio dopo che mi avrebbe lasciato passare ma io non lo avevo capito“, ha dichiarato a fine gara Hamilton.
“Io ho evitato così tante collisioni con lui e devo sempre tenere in mente di essere io a doverlo fare. E lo faccio perché voglio continuare a essere in corsa e lottare. Perché non ho passato Max quando ha rallentato? Non avevo ricevuto l’informazione, quindi non ho capito bene la situazione, era un momento di grande confusione. A un certo punto ho visto che rallentava, poi che iniziava a muoversi un po’, mi sembrava che stesse cercando di fare qualche tattica pazza. Poi quando è arrivato il messaggio lui aveva appena frenato fortissimo e l’ho tamponato, non potevo evitarlo. Ma a lui non interessava se ci ritiravamo entrambi. Invece io volevo finire la gara. Abu Dhabi? Personalmente sono tranquillo. Mi sembra di essere in un ring di box, sono pronto a partire“, ha aggiunto poi il britannico della Mercedes.
“E’ stata una gara abbastanza movimentata, sono successe un sacco di cose con le quali non sono totalmente d’accordo. Non sono sicuro che comunque le gomme potessero arrivare fino alla fine, io ho cercato di lottare fino alla fine, ma comunque sono arrivato secondo. Io ho rallentato, volevo lasciarlo passare, lui non volevasuperarmi lì e ci siamo toccati, non ho capito cosa sia successo lì. Sarà decisa lì. speriamo che sia un bel weekend per noi, ma vediamo“, ha affermato a caldo Verstappen appena dopo il Gp di Jeddah.
“Se la FIA ha gestito bene la Gara? No. Non penso. Abbiamo opinioni diverse. Ma in fin dei conti non sono sorpreso. Ma non voglio neanche parlare troppo, perché non dipende da me. Io cercavo di frenare per farlo passare e a un certo punto lui mi è venuto addosso. Io ho guardato negli specchietti e cercavo di farlo passare, quindi non capisco davvero. C’è stata confusione, ma mi hanno detto di dare la posizione. Spostarmi? Io ero già fuori traiettoria, quindi non so. Se non l’ha fatto per la zona DRS poi a mio vantaggio? A me hanno detto di farlo passare, io l’ho fatto. Tensione eccessiva prima di Abu Dhabi? Forse o forse no. Da parte mia no. Chiaramente siamo a pari punti e sarà emozionante, ma tutti vogliamo vincere”, ha aggiunto poi Verstappen prima di commentare la penalità di 10 secondi inflittagli dai commissari: “in Brasile siamo andati tutti e due lunghi, come in quest’occasione, allora nessuno è stato penalizzato, qui invece sono stato penalizzato. Le penalità le danno solo a me. In ogni caso è frustrante parlare più di righe bianche e penalità che di pista. Siamo a pari punti, ce la giocheremo ad Abu Dhabi e tutto questo è molto entusiasmante per la F1″.