L’ultima conferenza stampa di Valentino Rossi: “una grande emozione, spero di non piangere”

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Per molti sarà difficile trattenere le lacrime eppure lui è così sereno, sorridente, quasi felice! Valentino Rossi si ritira: quella di domenica a Valencia sar la sua ultima gara in MotoGP e la festa è già iniziata.

Murales, striscioni e omaggi davvero speciale, l’ultimo weekend di gara del Dottore è iniziato. In attesa della classica conferenza stampa dei piloti, il 9 volte campione del mondo ha avuto uno spazio interamente dedicato a lui, per raccontare le sue sensazioni a pochi giorni dalla sua ultima gara.

E’ una stagione particolare, specialmente nella seconda parte, dopo che ho detto che è l’ultima. Le ultime gare ho cercato di farle normalmente, ma non è possibile. E’ una grande emozione, anche vedere insieme tutte le mie moto e anche tutti i piloti insieme è una grandissima sensazione. Io cercherò di dare il massimo in questo weekend, spero ci sia bel tempo, soprattutto domenica“, ha esordito il Dottore.

Non è mancato poi un commento sull’omaggio ricevuto pochi minuti prima della conferenza, sulle moto e sul desiderio di avere anche la Honda a casa: “io ho le moto a casa, tranne le Honda, ho le Aprilia, le Yamaha, che sono proprio a casa mia, quella del 2004 è in camera da letto e ogni mattina quando mi sveglio la vedo. Ma vederle tutte insieme così è commovente, mi fa pensare a tutta la strada fatta. Ho visto il primo modello usata tanti anni fa e pensare che dopo l’ultima ci sono stati altri 10 anni, vuol dire che è stato un percorso molto molto lungo. Ho chiesto ad Alberto come minimo la 500, anche perchè quella è la mia 500, è la moto che il costruttore doveva darmi, avevo già il posto a casa per collocarla, ma la moto non è mai arrivata, sarei felice se me la potesse dare, la curerò bene, nella giusta temperatura, avrei un bel posto dove tenerla a casa mia”.

Ho sempre pensato un po’ a questa conferenza stampa, è chiaro che Valencia ha un valore non speciale per me per quanto accaduto in passato, ma la sensazione è strana. Ho cercato di affrontare tutto in modo normale. Cercherò di divertirmi, voglio apprezzare il momento, è chiaro che quando non sei più un pilota della MotoGP la vita cambierà. Credo che la cosa più positiva della mia carriera è che molte persone hanno iniziato a seguire la MotoGp per seguire me, lo sport è diventato più grande e famoso, in Italia ma anche in tutto il mondo. E’ bello avere visto nella mia carriera che sono diventato qualcosa di diverso, una specie di icona e questo è diventato un grandissimo piacere. E’ hiaro che per i piloti è più importante quello che accade in pista, certo, ma questa è la cosa più bella della mia carriera“, ha aggiunto.

Sappiamo che la somma della data ci dà 46, lo abbiamo scoperto qualche mese fa, wow. Nel corso della mia carriera sono accadute molte cose relative ai numeri che hanno dato esiti positivi, magari è un segno, non lo so. Quando abbiamo visto 14+11+21, abbiamo detto diavolo, fa 46.”, ha raccontato poi il Dottore commentando la clamorosa coincidenza legata alla data della sua ultima gara.

Ho pregato molto di vincere il 10° titolo, sono stato in grado di correre anche ad un buon livello anche dopo, l’ultimo l’ho vinto nel 2009, una vita fa, sarei stato felice di vincere un altro titolo, come quello del 2015, la mia carriera di campione si sarebbe allungata, ma è andata così. Anche il numero 9 rientra molto spesso nei miei numeri, è un po’ la maledizione del 9 che era meglio non avere. Comunque il podio di Jerez nel 2020 era il 199° podio e mi sono detto forse è l’ultimo- Non posso lamentarmi, ho fatto una carriera molto lunga, ho lottato per molte stagioni per vincere e quando si guida una MotoGP e uno può lottare per la vittoria è sempre un enorme piacere“, ha continuato.

Non ho un sogno in particolare, il mio sogno era quello di diventare un campione della MotoGP ed è andata così, la mia vita cambierà, continuerò a guidare e diventerò anche padre“.

A chi gli ha chiesto come reagirà domenica dopo la gara ha risposto “spero di non piangere, ma non posso prevedere quello che succederà“.

A giugno quando ho preso la decisione è stata dura, se fossi stato competitivo avrei continuato, ho deciso invece di smettere ed è stato un periodo abbastanza difficile, adesso mi sento abbastanza bene, cerco di stare concentrato sulle gare perchè devo ancora correre, ma mi sento abbastanza bene“, ha aggiunto.

Sono stato fisicamente fortunato a livello di DNA, anche se ormai sono una persona grande, fisicamente sto bene, mi sento abbastanza giovane. Mi è sempre piaciuto correre in moto, guidare, quello l’ho scoperto quando ero bambino, mi è sempre piaciuto fare a gara con gli altri, e lavorare col mio team per cercare di migliorare la prestazione. La  domenica poi quando le cose ti vengono e guidi bene e vai forte è veramente una goduria che secondo me tante altre cose nella vita non ti danno quella soddisazione. Divertirmi è sempre stato il mio pensiero positivo. Dopo lunedì farò tante altre cose, secondo me sarà difficile a marzo, quando vedrò gli altri tornare in pista e io non ci sarò“, ha affermato ancora il Dottore.

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