Luca Marini, l’addio di Valentino Rossi e quel tentativo fallito: “due giri con la Ducati avrebbe dovuto farli”

Luca Marini ed il ritiro del fratellone Valentino Rossi: le parole del giovane pilota italiano alla vigilia del ritiro del Dottore, tra insegnamenti e suggerimenti

SportFair

Domani Valentino Rossi disputerà l’ultima gara della sua carriera in MotoGP. Il weekend del Gp di Valencia è un boom di emozioni per il Dottore e tutti i suoi tifosi, tra omaggi, sorprese e risultati positivi.

Il 9 volte campione del mondo ha infatti ottenuto oggi il pass diretto per la Q2, chiudendo le FP3 con un buon 10° posto. In pista con lui ci sarà anche il fratello, Luca Marini che ai microfoni della ‘rosea’ ha raccontato le sensazioni con le quali vive questo momento: “in modo del tutto normale, ma anche per Vale sarà lo stesso, l’approccio è quello di un fine settimana di gara come tutti. Se ne abbiamo parlato? Non si parla di queste cose“.

Foto di Alejandro Garcia / EPA / Ansa

Il giovane pilota, che dal prossimo anno farà parte del team VR46, in top class, ha parlato degli insegnamenti del fratellone: “io ho cercato di apprendere il suo metodo di lavoro fuori dalla pista, nel box. Quando venivo alle gare, vedevo sempre che era l’ultimo ad andare a mangiare, a finire di lavorare e a far tutto, e lì ho iniziato a capire. Da fuori non puoi intuire, pensi solo che i piloti vanno in moto e danno gas, invece dietro c’è ricerca, grande pianificazione e costruzione del weekend. E Valentino a questo ha sempre dedicato tempo ed energie. Poi è bello come parla con le persone con cui lavora, è una persona super chiara che dà feedback incredibili. Io provo a ispirarmi a lui”.

Marini ha poi raccontato poi di aver provato a convincere Valentino Rossi a correre su una Ducati il prossimo anno, nel suo team: “io gli ho suggerito di provarla, perché secondo me è una moto con tanti punti di forza. Ma ha sempre ribadito che nel suo team sarebbe stato strano, non avrebbe voluto correre. Sono d’accordo con la sua decisione, è giusto che sia così, bello chiudere la carriera con Yamaha, è un bel romanzo. Ma due giri sulla Ducati avrebbe dovuto farli, solo per vedere un po’ come è ora“.

E sul futuro ha aggiunto: “in auto andrà forte. Di sicuro troverà una macchina buona e non penso che sia l’ultimo arrivato“.

Il migliore di sempre. Sonobiettivo in realtà. Tanto di migliore ce ne deve essere solo uno, e se devi scegliere, scegli lui, non solo per i risultati, ma anche per tutto quel che ha fatto“, ha concluso poi parlandeo del fratello.

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