Michel Fabrizio adesso mira proprio a Marquez: “non vuole alimentare polemiche con le federazioni”

Michel Fabrizio attacca Marc Marquez dopo le sue recenti affermazioni ad Austin a seguito della morte di Dean Berta Vinales

SportFair

Dalla morte di Dean Berta Vinales non mancano le polemiche nel mondo della MotoGP. Michel Fabrizio ha deciso di ritirarsi dopo il decesso del giovane pilota spagnolo, cugino di Maverick, e con un lungo post sui social ha puntato il dito contro Marc Marquez, colpevole di essere di cattivo esempio per le nuove generazioni.

Intanto, ad Austin tutti i piloti hanno commentato quanto accaduto sabato scorso a Jerez, mostrando anche qualche perplessità per quanto riguarda le condizioni del circuito texano.

Michel Fabrizio, ascoltando le parole dei piloti è tornato all’attacco, mirando questa volta in maniera ancor più diretta a Marc Marquez: “in merito alle polemiche che si sono scatenate sulle tristi verità delle gare di motociclismo ad ogni livello, anche Marquez, ha ammesso che ‘si sta lavorando duramente sulla sicurezza dei circuiti, dell’abbigliamento e di tutto il resto’. Ma non dice il perché in quanto non vuole alimentare polemiche con le federazioni nazionali ed internazionali, che a tutt’oggi non hanno evidenziato alcuna proposta se non un tavolo di confronto sull’Istituzione di una patente a punti proposta dal sottoscritto“, ha affermato l’ex pilota classe 84.

Inoltre penso che non è una questione personale tra me e lui ma una questione di salvaguardia dei più deboli che in questo specifico caso sono giovani e minorenni. è doveroso cambiare il regolamento, ed intervenire a 360 gradi, tempestivamente già dal 20/22. Le centinaia di migliaia di euro che servono per fare correre i ragazzi nei vari campionati nazionali ed internazionali sono sicuramente un ignobile deterrente per non far cambiare le cose!”, ha proseguito Fabrizio.
‘Non c’è più tempo per fare affermazioni generiche che servono solo a mantenere gli equilibri di potere economico e chiedo che si intervenga in maniera tempestiva tramite la stampa e le Istituzioni se si vuole realmente salvaguardare i giovani in questo sport. Non solo Valentino Rossi conferma le sue paure relativamente ai rischi che si corrono per l’aggressività dei nuovi piloti da qualche anno a questa parte, ma anche Franco Morbidelli chiede ai piloti professionisti di dare il buon esempio in pista. Eclatante l’affermazione di Espargarò che dichiara come i suoi figli non correranno mai ma giocheranno a tennis. Inoltre il vero problema sta nella direzione che questo sport sta intraprendendo“, ha continuato.

Quindi rinnovo l’invito alla Dorna e alla Federazione Internazionale di aprire un tavolo di confronto con persone esperte che comincino a riscrivere le regole a salvaguardia dei giovani per aumentare la sicurezza in questo sport e portarla ai livelli di garanzia che è arrivata la Formula 1 oggi. Basta con le promesse aspettando che il tempo passa e tutto il mondo si dimentica di ciò che è accaduto“, ha concluso Fabrizio.

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