In campo è stato uno dei difensori più forti della Premier League, nella vita qualche errore di troppo lo ha compiuto ma per via dei difficili ostacoli che ha dovuto superare. Rio Ferdinand adesso sembra essersi messo alle spalle i momenti bui, anche se certe ferite subite difficilmente si rimargineranno nonostante il tempo trascorso. La morte della moglie Rebecca nel 2015 per un tumore al seno lo ha segnato profondamente, spingendolo a lasciare il calcio per occuparsi dei suoi tre figli piccoli.
La sfida di Rio Ferdinand
Una sfida difficilissima, che Rio Ferdinand ha ripercorso ai microfoni di Marca: “nessuno è preparato per affrontare una perdita del genere. Prima di andarsene mi ha detto che sarei stato un padre e una madre splendido per i nostri figli. Non avrei mai pensato che sarebbe successo, ma dieci settimane dopo la diagnosi non c’era più. All’inizio bevevo tantissimo, la notte, dopo aver messo a letto i bambini, finché un giorno mi sono alzato e non ero in grado neanche di portarli a scuola. Ho anche avuto un incidente con la macchina e mi sono reso conto che non potevo continuare così. Ho avuto attacchi di panico“.