Il GP di Monza rischia di avere poco pubblico e tribune mezze deserte, al contrario di quanto avvenuto a Zandvoort dove i tifosi olandesi hanno occupato ogni singolo posto per assistere al dominio di Max Verstappen. Una situazione paradossale considerando l’importanza e il prestigio della gara italiana, che negli anni ha sempre attirato un numero enorme di spettatori in virtù dello spettacolo offerto. Quest’anno i biglietti venduti sono pochi anche a causa delle limitazioni dovute al Covid, che hanno drasticamente ridotto la richiesta e l’acquisto di tagliandi.
La rabbia di Briatore
Sulla questione si è soffermato Flavio Briatore, che ha espresso la propria rabbia per come la situazione è stata gestita: “mi sembra di rivivere la vicenda della chiusura delle discoteche. In Italia ci distinguiamo sempre, una follia. Sono convinto che a Monza ci sarebbe stato il pienone se avessero consentito l’ingresso a tutti coloro che sono in possesso del green pass, come avrebbero dovuto fare appunto con le discoteche” le parole di Briatore alla Gazzetta dello Sport. “Hanno consentito le ammucchiate nelle piazze durante gli europei di calcio, con centinaia di persone che si gridavano in faccia e si baciavano. La F.1 ha fatto davvero tanto per combattere il covid con le sue bolle…Un GP italiano così sotto tono non ha senso. Colpa della scarsa competitività della Ferrari? Sono venuto a Monza per 20 anni e gli spalti erano sempre pieni. Sì la Ferrari influisce, ma la gente che ama i motori viene lo stesso“.