Vincenzo Nibali ha le idee chiare, nel 2022 ancora in maglia azzurra e poi…”credo di essere ancora competitivo”

Vincenzo Nibali non ha ancora intenzione di appendere la bici al chiodo: lo Squalo dello Stretto ha le idee chiarissime per il suo futuro

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E’ tutto pronto per la partenza del Giro di Sicilia. Tra i concorrenti in questa edizione speciale, c’è anche il padrone di casa Vincenzo Nibali. Lo Squalo dello Stretto, che pochi giorni fa ha annunciato il suo ritorno in Astana, ed è più carico che mai nonostante la stagione stia ormai per terminare.

Vincere? Sarei molto felice, sono reduce da un periodo buio a livello di risultati per tanti motivi. Ma l’importante è non abbattersi e pensare sempre al domani. Il ciclismo, lo sport, sono fatti di cicli e io penso di avere ancora qualcosa da dare“, ha affermato il siciliano alla ‘rosea’.

Nibali non poteva non aprire una parentesi sulla Nazionale e sull’addio del ct Cassani: “cicli che si aprono e si chiudono. Lui ha fatto un buon lavoro e per la Federazione è legittimo cambiare dopo 7 anni che sarebbero potuti essere di più“, ha affermato.

Nibali ha poi commentato anche i recenti Mondiali di ciclismo in Belgio: “sono stati piuttosto sfortunati. Ho acceso la tv poco dopo che erano caduti Ballerini e Trentin. Secondo me la corsa si è messa male lì, a 150 km dall’arrivo, perché nessuno dei nostri era entrato in quella fuga con Evenepoel. E’ stato un Mondiale difficile, frenetico, complicato da interpretare. A un certo punto c’erano 8-9 uomini che potevano vincerlo. E in questo tipo di corse Alaphilippe è molto bravo. In più era in una forma super“.

Poi, la rivelazione: nonostante l’età, Nibali ha ancora voglia di vestire la maglia azzurra e lotterà per farlo il prossimo anno. “L’anno prossimo il Mondiale sarà in Australia, bisogna vedere il percorso. Credo di essere ancora competitivo“, ha dichiarato.

Infine sul suo futuro ha scherzato: “io non so neanche cosa mangerò stasera, figuriamoci…A parte gli scherzi ora cerchiamo di chiudere bene questo 2021, poi ci sarà il 2022 e il tempo per pensare al futuro con calma. Restare nel ciclismo? Credo di sì, l’ambiente lo sento mio, mi piace, mi ha dato tanto e un giorno vorrei ricambiare“.

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