Mazzette di soldi e nessun conto in banca, la rivelazione di Fernandinho: “nascondevo lo stipendio nella pentola a pressione”

Quando arrivò in Ucraina per vestire la maglia dello Shakhtar, Fernandinho nascondeva i soldi dei primi stipendi in una pentola a pressione non avendo un conto in banca

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Giovane, per la prima volta in Europa e senza nemmeno un conto in banca. Così Fernandinho si è presentato in Europa quando lo Shakhtar Donetsk ha deciso di puntare su di lui, facendolo arrivare in Ucraina direttamente dal Brasile e trasformando completamente la sua vita. A distanza di anni, il centrocampista sudamericano ha ricordato quei momenti al The Players’ Tribune, rivelando alcuni retroscena piuttosto sorprendenti: “alla fine del mio prime mese in Ucraina, non avevo ancora neanche un conto in banca e il club mi pagava i bonus in contanti. Ed erano mazzette di soldi enormi, per un ragazzino che pensava che trenta dollari fossero parecchio denaro era una cosa davvero folle. All’epoca vivevo ancora in albergo e non sapevo assolutamente cosa fare con tutti quei soldi”.

Fernandinho
Foto di Peter Powell / POOL / Ansa

La pentola a pressione

Mazzette di soldi che Fernandinho non sapeva dove nascondere, fino all’intuizione di sua moglie: “ho fatto vedere la mazzetta di soldi a mia moglie e alla fine lei li ha avvolti in un asciugamano e li ha nascosti nella pentola a pressione. Mi ha detto ‘qui nessuno li troverà, qui in Ucraina nessuno ha idea di cosa sia una pentola a pressione! Con il mio primo stipendio e con il bonus alla firma ho addirittura potuto comprare subito un appartamento per mia madre a Curitiba, ma rispetto a quanto spendevano i miei vecchi compagni di squadra potremmo anche dire che io ero uno parsimonioso! Ma, soldi a parte, ho trascorso otto anni davvero splendidi in Ucraina“.

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