Dalla terribile anoressia all’oro iridato: la rinascita di Samuele Bonetto iniziata con una… mountain bike

Samuele Bonetto ha vinto l'oro iridato ai Mondiali juniores di ciclismo su pista nell’inseguimento individuale, cinque anno dopo aver sconfitto l'anoressia

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Una storia di riscatto e di rinascita, risalendo dal buio dell’Inferno per godersi la luce del Paradiso… sportivo. Samuele Bonetto può dire di avercela fatta, dimenticando i suoi incubi e realizzando uno di quei sogni che riempiono il suo cassetto. Il ciclista azzurro infatti si è laureato campione del mondo juniores nell’inseguimento individuale ai Mondiali in Egitto, bissando l’oro conquistato nella stessa specialità ad Apeldoorn. Un’ascesa continua partita da un momento buio, superato proprio grazie alla bicicletta che gli ha fatto riscoprire la gioia di vivere all’età di 13 anni.

L’anoressia

Se Samuele Bonetto oggi è campione del mondo juniores nell’inseguimento individuale lo deve a papà Fabiano, riuscito a far superare al figlio una grave forma di anoressia. All’età di 13 anni infatti, il giovane Samuele aveva iniziato ad eliminare numerosi cibi perché sotto pressione da allenamenti duri ed estenuanti di nuoto, arrivando a non mangiare praticamente nulla. Una situazione divenuta insostenibile di settimana in settimana, con il giovane atleta veneto isolatosi da tutto e tutti senza più voglia di far nulla. A salvarlo non ci sono riusciti né dietologi e né psicologi, ma solo papà Fabiano che gli ha messo in mano una mountain bike e lo ha portato sulla salita del Montello. Un amore a prima vista con la bici, che lo ha portato a rinascere e a mangiare nuovamente, costruendo quella carriera che adesso brilla grazie a vittorie e titoli. Nel 2021 Bonetto passerà tra gli under 23 alla Zalf, un altro passo verso quel sogno che piano piano inizia a realizzarsi.

L’oro iridato

Un titolo mondiale tanto atteso e finalmente arrivato per la Nazionale Azzurra ai Mondiali di Ciclismo su Pista Juniores, in corso di svolgimento al Cairo, in Egitto. A conquistarlo è uno dei talenti più cristallini del nostro settore endurance: Samuele Bonetto, già campione europeo di specialità. Il ragazzo di Montebelluna nelle qualificazioni segna il secondo tempo, alla spalle di un tedesco (in questa occasione Schroeder), in finale poi migliora ancora il suo personale che rappresenta anche il record italiano juniores. Con 3’12”351, l’azzurro tiene dietro l’avversario e veste la maglia iridata, regalando al settore endurance un’altra grande soddisfazione che conferma l’ottimo lavoro svolto dal ct Marco Villa. Sul terzo gradino del podio sale anche Andrea Violato, 18enne di Monselice, che supera un altro tedesco, Ben Felix Jochum, nella finale per il bronzo, con il tempo di 3’14”214.

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