Dall’Inferno al Paradiso, la rinascita di Ambra Sabatini: oro e record paralimpico 2 anni dopo il terribile incidente

Due anni fa il terribile incidente in

SportFair

Medaglia d’oro e record del mondo alle Paralimpiadi di Tokyo. Un epilogo stratosferico a cui Ambra Sabatini non avrebbe creduto se glielo avessero detto due anni fa, quando un terribile incidente ha cambiato per sempre la sua vita. Era il  5 giugno 2019 e l’atleta azzurra stava raggiungendo in scooter l’allenamento di atletica insieme al papà, quando improvvisamente un’auto proveniente dal senso opposto ha invaso la loro corsia di marcia e li ha investiti. La gamba di Ambra è rimasta schiacciata e i medici hanno dovuto amputarla sopra al ginocchio, rendendo la vita dell’atleta toscana più complicata ma non per questo meno entusiasmante.

Sabatini, Caironi e Contraffatto
Foto di Ennio Leanza / Ansa

L’oro paralimpico

Due anni dopo quel terribile epilogo, ecco finalmente la rinascita di Ambra Sabatini, capace di prendersi la medaglia d’oro nei 100 metri T63 alle Paralimpiadi di Tokyo davanti alle connazionali Martina Caironi e Monica Giovanna Contraffatto. Un podio tutto azzurro che esalta lo sport paralimpico italiano, fiore all’occhietto di un Paese intero che non smette di emozionarsi. Oro e record del mondo per Ambra Sabatini in 14.11, un tempo spaziale che le permette di salire sul gradino più alto del podio, lì dove aveva sognato di essere dopo l’incidente: “desideravo troppo la medaglia, rappresenta il riscatto di questi due anni dall’incidente e finalmente mi sento completa. È stata tanta roba, volevo riprendermi il record dopo la semifinale e ci sono riuscita, ma il vero obiettivo era l’oro”.

Sabatini
Foto di Thomas Lovelock / Ansa

Dall’atletica all’atletica

Sportiva fin dalla nascita, Ambra Sabatini ha iniziato ad avvicinarsi da piccola al pattinaggio e alla pallavolo, prima di scoprire l’atletica e specializzarsi nel mezzofondo. Nel 2019 poi il terribile incidente e la vita che cambia radicalmente, ma non a livello sportivo visto che Ambra comincia subito la riabilitazione per coronare il sogno paralimpico. In attesa della protesi si dà al nuoto e al ciclismo, tanto da pensare ad un futuro da triatleta, ma poi torna al suo primo amore per inseguire quel sogno finalmente realizzato a Tokyo. Un obiettivo centrato con due amiche al proprio fianco, una situazione surreale avveratasi però sul serio: Ambra Sabatini ce l’ha fatta e l’Italia è davvero contenta così.

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