Altri due finalisti (ed un semifinalista) per la squadra azzurra nella pazza giornata che vede il norvegese Karsten Warholm siglare un impensabile record del mondo dei 400hs: 45.94, ovvero 76 centesimi meglio del limite precedente (il 46.70 centrato a Oslo il primo luglio di quest’anno), nella gara che vede Alessandro Sibilio piazzarsi all’ottavo posto (48.77: è il quinto azzurro ad aver già concluso tra i primi otto). Lo statunitense Rai Benjamin è secondo con 46.17, oltre mezzo secondo in meno rispetto al vecchio record del mondo. Andrea Dallavalle (16,99, vento -0.4) e Emmanuel Ihemeje (16,88, -0.7) superano la qualificazione del triplo e approdano alla finale di giovedì mattina (ore 4:00 italiane). Primo degli esclusi Tobia Bocchi (16,78, -0.1). Promozione alla semifinale dei 200 metri per Fausto Desalu, il cui 20.29 (-0.4) vale il quarto posto assoluto al termine del primo turno (eliminato Antonio Infantino, 20.90, -0.7). Il secondo titolo della mattinata di Tokyo va alla tedesca Malaika Mihambo, oro nel salto in lungo con la misura di 7,00 (0.1). L’argento va alla statunitense Brittney Reese (6,97), bronzo alla nigeriana Ese Brume (stessa misura). Nella sessione serale (ora di pranzo italiana), otto azzurri in gara: tra loro, Sara Fantini, che sarà impegnata nella finale del lancio del martello.