Prima di Rio 2016 piangeva lacrime amare per la consapevolezza di dover saltare i Giochi, a distanza di cinque anni Tamberi si gode l’oro olimpico nel salto in alto a Tokyo 2021, cancellando con un colpo di spugna tutte quelle delusioni patite per colpa della sua caviglia. Anni duri e complicati, che Gimbo è riuscito a superare brillantemente fino a conquistarsi il gradino più alto del podio in Giappone: “non ci posso credere, ho sognato questo giorno da così tanto tempo. Ho passato ogni tipo di difficoltà pur di riuscirci, avevo questo sogno dentro da così tanto tempo e oggi l’abbiamo realizzato. Dico ‘abbiamo’ perché penso a tutte le persone che l’hanno condiviso con me, tutto il team sanitario con papà, con Chiara che mi è stata a fianco, a messo i miei obiettivi davanti alla sua vita: ce l’abbiamo fatta! Abbiamo vinto le Olimpiadi dopo aver passato un infortunio terribile: io non ci posso credere. Finalmente posso dire che ne è valsa la pena”.
L’infortunio e il gesso in pedana
L’infortunio è stato duro da superare ma gli è servito per arrivare fino a qui, per questo Tamberi si è portato il gesso anche in pedana come portafortuna: “ho portato il gesso in pedana, non l’ho mai buttato perché per me significa tutto. Significa il giorno in cui ho deciso di provarci. Dopo l’infortunio ho passato una settimana a letto a piangere per tutti i sogni per cui ho lottato, per tutto il lavoro fatto” le parole di Tamberi alla Rai. “Un giorno ho deciso di riprovarci e quel giorno ho fatto scrivere da Chiara sul gesso ‘Road do Tokyo”: ‘Proviamoci perché se ci riesco sarà incredibile’. Ed è successo“.