Una vita dedicata al Milan, prima di dirgli addio alla scadenza del suo ultimo contratto per trasferirsi al Paris Saint-Germain. Gigio Donnarumma ha deciso di lasciare i colori rossoneri per volare in Francia, facendo arrabbiare e non poco i suoi ex tifosi per il modo in cui il portiere campione d’Europa ha salutato Milanello. Una scelta che l’ormai ex Milan ha spiegato ai microfoni del Corriere dello Sport, parlando di ambizioni e di futuro: “al Milan sono stato otto anni, era casa mia, lì ho vissuto momenti bellissimi. Il Milan ancora oggi mi emoziona, ho grande rispetto per le persone che vi lavorano e per i tifosi. Quando ho saputo che il direttore stava male gli ho scritto augurandogli di tornare in fretta a Milanello, il suo luogo… Ma la vita è fatta di scelte, avevamo ambizioni diverse. Del Milan resterò per sempre tifoso. Otto anni non si dimenticano, ma avevo bisogno di cambiare per crescere, per migliorare e diventare il più forte. Avvertivo la necessità di nuovi spazi, di nuove realtà“.
Scelta impopolare
Le critiche dei tifosi hanno certamente fatto male a Donnarumma, convinto che solo il tempo aiuterà tutti a capire il senso della sua scelta: “ci sono decisioni che hanno un tempo di maturazione più lungo. Le scelte professionali le ho sempre prese da solo, la mia famiglia – tutti sportivi praticanti – mi ha sempre lasciato campo libero e mi ha sostenuto. La stessa cosa ha fatto Mino. Lui rispetta la volontà dei suoi assistiti al cento per cento, poi naturalmente fa di tutto per soddisfarne le richieste. Me ne sono andato dal Milan e non avevo contatti con altre squadre, lo giuro, ma ero sicuro che con un buon Europeo qualcuno si sarebbe fatto vivo. Quando ho firmato con il PSG, il presidente mi ha detto ‘finalmente siamo insieme’. Ora sto benissimo, sono molto rilassato, l’anno scorso la squadra non ha vinto la Ligue1, ma il vero obiettivo è un altro, la Champions. L’interesse del passato? Parigi mi ha sempre cercato, ma in quel momento la priorità era il Milan“.