Un’emozione indescrivibile, un successo stratosferico che regala all’Italia la decima medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo. La staffetta 4×100 maschile conquista il titolo olimpico, battendo Gran Bretagna e Canada al termine di una gara pazzesca che rimarrà nella storia dell’atletica italiana. Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu non lasciano scampo ai propri avversari, centrando il nuovo record italiano e portando la velocità azzurra sul tetto del mondo.
Le parole degli azzurri
Marcell Jacobs: “prima di entrare in pista, quando ci siamo guardati e abbiamo deciso il saluto all’ingresso, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che potevamo fare qualcosa di incredibile. Ci abbiamo creduto, è qualcosa di fantastico. Tokyo mi sta regalando tantissimo, per me è il secondo oro, chi se lo sarebbe mai aspettato. Abbiamo fatto un grandissimo lavoro, con tutti, con gli altri staffettisti che sono qui a Tokyo e con chi è rimasto a casa e sta facendo il tifo. È un percorso lungo che ci ha portato fino a qua, siamo sul tetto del mondo. Grazie a tutti gli italiani che ci hanno sostenuto, grazie per questo sogno che mi state regalando“.
Filippo Tortu: “difficile parlare della mia frazione e non di noi, la staffetta si corre in quattro. Grazie al prof. Filippo Di Mulo e a Giorgio Frinolli che ci hanno seguito in questi anni. A tutti i compagni, a Manenti, Polanco e Infantino che sono qui, a Cattaneo e Rigali che sono a casa. Quando sono partito ho visto che il britannico era a fianco. Ho pensato solo a stare rilassato. Sapevo che se l’avessi fatto l’avrei preso e superato. Ero più lucido, mentre correvo che quando ho tagliato il traguardo, perché non potevo credere che era successo davvero. Ho chiesto ai compagni se era vero, che avevamo vinto noi. Poi quando ho visto Italia sul tabellone, il tempo non l’ho nemmeno guardato. È stratosferico, ma non mi interessa. È l’emozione più bella che si possa immaginare. E la cosa più bella sarà cantare l’inno domani“.
Fausto Desalu: “mi sono trovato bene in curva. Siamo stati fantastici. Abbiamo lavorato tanto. La differenza l’ha fatta il gruppo che ci unisce. Ho chiesto a Marcell ‘tu ti fidi me. E lui mi ha detto sì‘”.
Lorenzo Patta: “la mia prima Olimpiade, penso sia andata bene. Sono felicissimo, al settimo cielo anche se non sembra. Ancora non ci credo, ringrazio loro tre per questo grande regalo“.