Non è stato un pomeriggio semplice per Lewis Hamilton in Ungheria, il campione del mondo ha sì chiuso il Gran Premio in terza posizione dopo una furiosa rimonta dall’ultima posizione, ma ha accusato un leggero malore subito dopo la fine della gara. Vertigini e piccoli giramenti di testa per il pilota della Mercedes, il quale si è dovuto addirittura tenere da Esteban Ocon per evitare di cadere sul podio. Il team lo ha sottoposto immediatamente a dei controlli medici, ma tutto si è risolto per il meglio al punto che Hamilton ha partecipato anche alla conferenza stampa di chiusura del week-end.
Ipotesi long-Covid
Interrogato sul suo malessere, Hamilton ha ammesso: “ho avuto davvero grandi vertigini e sul podio tutto è diventato sfocato. Ho combattuto tutto l’anno con la mia salute dopo quello che è successo dopo la contrazione del Coronavirus, ed è ancora una battaglia. Non ne ho parlato con nessuno in particolare, ma penso che sia un problema persistente. Ricordo gli effetti quando l’ho avuto. L’allenamento è cambiato da allora e i livelli di fatica che si ottengono sono diversi. Sto solo continuando a cercare di allenarmi e prepararmi nel miglior modo possibile. Chissà cosa è successo oggi: non ero disidratato. Ho passato qualcosa di simile a Silverstone, ma questa volta è stata molto peggio“.
La sua gara
Lewis Hamilton infine ha parlato della prestazione fornita oggi in pista: “sull’episodio della seconda partenza dicevo al team le condizioni della pista nel giro di formazione. In radio mi hanno detto che la pioggia stava arrivando, dunque credevo che avessero le informazioni giuste. Poi ho visto che tutti si sono fiondati in pit-lane. In generale oggi è stata una gara dura, ci rendiamo sempre la vita difficile. Pensare che sono rimasto da solo in griglia è pazzesco, non sono cose che capitano. Io ho dato tutto, non ho più nulla. La leadership del campionato? Questo weekend siamo venuti qui senza sapere come sarebbe andata. Considerando le circostanze di oggi prendo questo risultato molto volentieri“.