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Le Olimpiadi di Tokyo, la crescita di Migliozzi e la rinascita di Paratore. Il rammarico di Alberto Binaghi: “argento e bronzo erano alla portata”

Alberto Binaghi, allenatore di Renato Paratore e Guido Migliozzi, ha commentato ai microfoni di SportFair i risultati ottenuti dagli azzurri alle Olimpiadi di Tokyo

SportFair

Risultati poco soddisfacenti e tanta voglia di voltare pagina, soprattutto considerando il potenziale dei golfisti azzurri in gare alle Olimpiadi di Tokyo per rappresentare l’Italia. Renato Paratore e Guido Migliozzi non sono riusciti a brillare, chiudendo rispettivamente al 27° e 32° posto al termine di quattro giri caratterizzati da numerosi colpi di scena, conclusi con la vittoria dell’americano Schauffele davanti a Sabbatini e Pan. Delusione e un pizzico di rammarico per Alberto Binaghi, ex giocatore del European Tour e attuale allenatore e Responsabile Tecnico della Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, convinto del fatto che i suoi ragazzi avrebbero certamente potuto ambire anche al podio olimpico, nel caso in cui avessero centrato la… settimana calda proprio a Tokyo. Fresco di nuova partnership con il brand Jaguar Land Rover, che ha legato il proprio marchio alla Eagle Golf Academy by Alberto Binaghi, il coach azzurro ha prima spiegato a SportFair il progetto appena partito per poi soffermarsi sull’esito delle Olimpiadi di Tokyo.

Foto di Tannen Maury / Ansa

 

Com’è nata la partnership tra Jaguar Land Rover e la ‘Eagle Golf Academy’ e quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati?

Ci siamo conosciuti e abbiamo individuato dei punti in comune tra i nostri mondi. Ciò che mi ha impressionato del brand è proprio la cura non solo dei particolari ma anche del rapporto con i propri clienti. E’ un po’ anche la filosofia della nostra scuola, noi abbiamo strumentazioni importanti a livello tecnico pronte ad aiutare i migliori professionisti e i principianti. Inoltre ci accomuna anche la predisposizione a puntare sui giovani: Jaguar Land Rover infatti sceglie come brand ambassador atleti in rampa di lancio così come facciamo noi nella nostra scuola. A volte per puntare su gente già affermata bastano i soldi, sui giovani serve fiuto e rischio che sono appunto elementi che accomunano Jaguar Land Rover e la Eagle Golf Academy“.

Come giudica la prestazione di Renato Paratore e Guido Migliozzi alle Olimpiadi di Tokyo? Si poteva fare di più o il bilancio è positivo?

Diciamo che alle Olimpiadi si va per prendere una medaglia, il motto che basta partecipare ormai lo vedo un po’ superato. Sicuramente non è soddisfatto né Guido, né Renato e nemmeno il movimento del golf italiano, soprattutto considerando il valore dei suoi rappresentanti a Tokyo. Sicuramente, se i nostri giocatori avessero azzeccato la settimana chiamiamola ‘calda’, avrebbero potuto competere non per l’oro forse ma per l’argento e il bronzo, più alla alla portata degli azzurri. Purtroppo era una gara secca e in questi casi le sorprese sono sempre dietro l’angolo“.

Foto di Michael Reynolds / Ansa

Cosa è successo a Migliozzi nel round finale, come si spiega il passaggio dall’11ª alla 32ª posizione?

Non direi che abbia subito la pressione, anzi Guido di solito dà il meglio in queste situazioni. Sicuramente una partenza non brillante non lo ha aiutato, se avesse iniziato meglio e si fosse avvicinato più alle medaglie, avrebbe forse avuto qualche stimolo in più. Il fatto di veder lontano il podio olimpico nell’ultimo giro lo ha un po’ fiaccato, tirando un po’ i remi in barca. Una top-ten alle Olimpiadi ha un valore abbastanza basso rispetto ai Major, il piazzamento non ha rilievo in queste gare. La medaglia è la cosa più bella del mondo, ma una volta fallito l’obiettivo del podio poi il piazzamento non ha valore“.

Foto di Michael Reynolds / Ansa

Schauffele ha riportato negli USA l’oro olimpico nel golf maschile: si aspettava questo esito oppure vedeva altri golfisti favoriti?

Quando vince un americano nel golf non bisogna mai sorprendersi, soprattutto quando si parla di Schauffele che ha bussato alle porte dei Major parecchie volte. La sorpresa forse è il secondo posto di Sabbatini, un sudafricano che gioca in America ed è stato naturalizzato slovacco. Non avrebbe mai partecipato ai Giochi sotto bandiera americana, quindi avrebbe fatto fatica a giocare le Olimpiadi invece lo ha fatto con la Slovacchia e ha vinto l’argento grazie ad un ultimo giro strepitoso“.

Nella gara femminile, Giulia Molinaro e Lucrezia Colombotto Rosso sono lontane dalle prime posizioni: secondo lei riusciranno a risalire la china?

E’ poco importante il piazzamento, ma un’atleta dentro di sé vuole sempre migliorarsi. Sicuramente Giulia ha giocato bene ultimamente e ci si aspettava qualcosa in più, addirittura puntare alla medaglia. L’americana ha mostrato un passo diverso dalle nostre giocatrici, che potrebbero comunque risalire con un buon ultimo giro ma giusto per una soddisfazione personale. Le Olimpiadi regalano tre medaglie come dicevo prima, dunque godono solo le prime tre classificate mentre per le altre il piazzamento conta poco“.

Quali sono i prossimi impegni per i golfisti azzurri in stagione? E che obiettivi vi siete posti?

E’ stata un’annata particolare a causa del Covid, l’obiettivo è quello di vincere un paio di gare ed entrare nei 50 al mondo, che fa cambiare vita ai giocatori. Non a livello economico ma di carriera, perché quando entri nella top-50 hai diritto di partecipare ai Major e alle altre gare più importanti. Quando entri in quel gruppo lì, hai molte possibilità di metterti in luce. Guido quest’anno ha giocato un golf straordinario ed è arrivato 3 volte secondo, Renato sta ritrovando se stesso e adesso contiamo di ottenere buoni risultati nelle prossime tre gare che si svolgeranno su campi che ai nostri ragazzi piacciono“.

Quanto è importante sentire l’appoggio del brand Jaguar Land Rover nelle varie situazioni e nei diversi eventi a cui lei e i suoi ragazzi partecipate?

Sicuramente per una squadra di golf è un motivo d’orgoglio essere affiancati da un brand così prestigioso, che ha un indole sportiva. Guardiamo avanti cercando di avere più possibilità di interscambio, dando ai loro clienti più soddisfazioni possibili nel golf. E’ nata adesso questa partnership, vediamo cosa potremmo fare: lo standard è alto e vogliamo dimostrarci all’altezza di un brand molto importante“.

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