Sebastian Vettel accostato a Hitler e al nazismo: la terribile accusa di un ex ministro ungherese [FOTO]

Sebastian Vettel è stato accostato a Hitler e al nazismo da un ex politico dell'Ungheria, infuriatosi per l'iniziativa del tedesco di schierarsi al fianco della comunità LGBTQ+

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Sebastian Vettel è stato certamente uno dei protagonisti del week-end del GP d’Ungheria, non solo per la grande prestazione in pista che gli ha regalato il secondo posto (sub iudice per scarsa quantità di benzina nel suo serbatoio). Il tedesco si è schierato infatti al fianco della comunità LGBTQ+, discriminata in Ungheria da una ‘legge contro la pedofilia’ del governo Orban che colpisce le persone appartenenti alle categorie contenute da questa sigla. Il pilota dell’Aston Martin ha prima sfoggiato giovedì un paio di scarpe con una striscia arcobaleno, indossando poi un casco con gli stessi colori per tutto il week-end, aggiungendoci anche la t-shirt messa prima della gara.

Vettel
Foto di Zoltan Balogh / Ansa

L’accusa dell’ex ministro

Un comportamento, quello di Vettel, che non è piaciuto all’ex ministro ungherese Tamás Deutsch che ha addirittura accostato il tedesco a Hitler e al nazismo. Il politico magiaro, membro del Parlamento europeo (MEP) dell’Ungheria e del Fidesz ( partito che governa l’Ungheria dal 2010), ha postato su Facebook un collage di due immagini: la prima raffigurante le scarpe di Vettel con l’arcobaleno e la seconda lo stadio di Berlino durante le Olimpiadi del 1936, con gli spettatori intenti a fare il saluto nazista. Ignobili infine le parole a corredo del collage: “i tedeschi hanno sempre avuto la capacità di sfruttare la simbologia e lo sport per influenzare l’opinione pubblica. Con delicatezza, in modo colto, in modo europeo. Chi sa, capisce”.

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