Scintille nell’Italia della scherma! Elisa Di Francisca… al veleno: ci pensa Velasco a metterla in riga

Elisa Di Francisco punge Arianna Errigo ed il ct della Nazionale italiana di fioretto: l'ex campionessa di scherma 'richiamata' da coach Velasco

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Che tra Elisa Di Francisca e Arianna Errigo non scorresse buon sangue è ormai un fatto noto a molti, ma in pochi si sarebbero aspettati un nuovo, e duro, attacco dell’ex fiorettista proprio durante le Olimpiadi di Tokyo e nel giorno del bronzo della squadre femminile di fioretto.

Elisa Di Francisca, che a causa del Covid e del rinvio dei Giochi ha dovuto rinunciare alla rassegna a cinque cerchi, preferendo la famiglia, che in questo anno si è allargata, non ha risparmiato Arianna Errigo ed il ct Andrea Cipressa.

Cipressa non è all’altezza per essere il c.t. del fioretto. Lo dicono i risultati. Serve una personalità più forte. A Londra con Cerioni come c.t. prendemmo tre ori e 5 medaglie. Io non so se Stefano sia disponibile a tornare, ma lui sarebbe il più indicato a ricoprire quel ruolo“, ha affermato la campionessa di Londra 2012.

“Forse l’ultimo assalto in semifinale avrebbe dovuto farlo Alice Volpi. Arianna Errigo è fortissima sia fisicamente che tecnicamente ma soffre le gare importanti, soprattutto le Olimpiadi. Lo abbiamo visto ai Giochi di Rio e anche qui a Tokyo: è un peccato perché oggi le altre ragazze hanno tirato bene e invece Arianna, che dovrebbe essere la punta della squadra è mancata nel momento decisivo”, ha aggiunto poi Elisa Di Francisca, argento a Rio 2016.

Questi duri attacchi non sono piaciuti a Julio Velasco, allenatore di pallavolo, che ha richiamato l’ex campionessa: “queste dichiarazioni sono disgustose. Il problema non è se ha ragione o non ha ragione, se quell’atleta ha problemi nei momenti decisivi o no, è disgustoso il momento, i tempi, e parlare così di una collega e di un allenatore gratuitamente. Sembra che adesso cercare di essere buoni è un difetto. L’educazione si basa sul reprimere cose che fanno male agli altri o che non fanno bene alla comunità. E questo, sicuramente, non fa bene alla scherma, non fa bene allo sport. Possiamo criticare ma questo è un attacco frontale. Poi in un momento in cui stanno soffrendo vai a mettere il dito nella piaga, proprio tu, che hai fatto quell’attività e sai cosa si prova“.

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