Nella giornata dello storico argento conquistato dalla 4×100 stile libero di Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, per Yukio Santo Condorelli in finale, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo, e con Nicolò Martinenghi che entra trionfalmente nel club olimpico con il bronzo dei 100 rana, non potevano mancare le firme di Federica Pellegrini e Simona Quadarella.
La primatista mondiale sale sui blocchi della piscina del Tokyo Aquatics Centre per quella che potrebbe essere una delle sue ultime gare olimpiche alla soglia dei 33 anni. La divina Fede nuota un interlocutorio 1’57″33 dalla corsia 4 della terza di quattro batterie. Tempo ai limiti della sicurezza che vale il 15esimo posto e il pass per le semifinali. L’obiettivo è la quinta finale olimpica nella stessa disciplina, record mai raggiunto da una donna e solo da Michael Phelps nei 200 farfalla. La quattro volte campionessa mondiale nel decennio dal 2009 al 2019, unica ad aver conquistato la medaglia iridata in otto edizioni consecutive, nonché primatista mondiale in 1’52″98, racconta che ha avuto “una vigilia serena”, consapevole di essersi “preparata bene” e certa “del percorso accurato, seppur faticoso a causa del covid che ha spostato tutte le decisioni di un anno in avanti”. L’atleta di Spinea, seguita al centro federale Alberto Castagnetti dal tecnico Matteo Giunta, è la prima nuotatrice italiana ad aver raggiunto la quinta olimpiade in carriera e “non era scontato, anzi. Ne sono orgogliosa e felice“.
Intanto la concorrenza aumenta a fa a spallate per prendersi il suo regno. La statunitense Kathleen Ledecky, campionessa olimpica del 2016 e già a 5 ori ai Giochi e 15 mondiali, è davanti a tutte in 1’55″28 dopo la batosta nei 400 subita dall’australiana Ariarne Titmus (3’56″69 contro 3’57″36), quarta in 1’55″88 e sei settimane fa a 11 centesimi dal record di Pellegrini. L’altra fuoriclasse a stelle e strisce Allison Schmitt, oro olimpico nel 2012, è dodicesima in 1’57″10. Batteria velocissime con otto atlete sotto all’ 1’56″5.
Rivedremo in semifinale Federico Burdisso e Giacomo Carini, settimo e decimo dopo le batterie dei 200 farfalla. Il più veloce è l’ungherese campione del mondo e d’Europa – nonché primatista mondiale – Kristof Milak con 1’53″58. Burdisso chiude in 1’55″14. “Passaggi discreti. Fino ai 100 metri molto bene, poi ho fatto un po’ di fatica. Ne avevo fatta di meno agli Europei. E’ la mia prima Olimpiade, l’atmosfera è insolita ma è ugualmente bello esserci”. Carini nuota il record personale di 1’55″33, sette centesimi il meno del personale che risale al 2017. “Felicissimo per la prima Olimpiade e per il miglioramento. Le sensazioni in acqua erano ottime. Lo scambio di batterie e finali tra mattina e pomeriggio si avverte, ma cercherò di recuperare al massino”.
Così come potremo riammirare Ilaria Cusinato e Sara Franceschi nelle semifinali dei 200 misti. Cusinato è tredicesima in 2’11″41 e Franceschi subito dietro di lei, quattordicesima in 2’11″47. Il miglior tempo è quello dell’americana Kate Douglass con 2’09″16.
Bene, infine, anche Simona Quadarella che ha chiuso la sua batteria al secondo posto, alle spalle di Erika Sullivan, nei 1500 stile libero femminili: la romana stacca quindi il pass per la finale di martedì notte col quarto tempo complessivo, in una classifica guidata dalla statunitense Ledecky. Eliminata invece Martina Rita Caramignoli, settiman nella sua batteria.