Il suo lavoro è quello di giudice olimpico e poco importa se a Rio 2016 si chiamasse Duncan e oggi invece Kimberly, l’importante è che stia bene con se stessa. Una storia davvero originale e curiosa arriva dalle Olimpiadi di Tokyo, a rivelarla è la canoista Haley Daniels che si ritroverà tra coloro che dovranno valutare la sua gara proprio Kimberly: che solo pochi anni era… suo padre Duncan. “Questa è una storia che celebra la parità di genere, l’equity gender” le parole della canadese. “Mio padre Duncan era un giudice internazionale ai Giochi di Rio 2016, ed è stato confermato in questo ruolo per Tokyo. Sorpresa… è una donna!“.
Da Rio 2016 a Tokyo 2021
Il rinvio di un anno delle Olimpiadi di Tokyo ha permesso a Duncan Daniels di diventare… Kimberly, riuscendo a completare il proprio percorso e a mantenere il suo ruolo di giudice ai Giochi. Dovrà giudicare proprio la figlia Haley, fiera della scelta compiuta e portata avanti dal proprio genitore: “negli ultimi due anni è stato un viaggio affascinante per la mia famiglia attraverso la fluidità di genere, e abbiamo abbracciato questo momento tutti insieme #TogetherToTokyo!“. La nuova vita piace eccome a Kimberly, divenuta grazie alla sua determinazione la prima giudice transgender ai Giochi: “il mio obiettivo è sempre stato quello di essere vista come una donna. Ora è così, e ringrazio mia figlia Haley che, nel corso della sua carriera di atleta, ha sempre lottato per la parità di genere e i diritti di quelli come me. Sì, sono una pioniera. Sono alta 1.80, ho mani enormi e giocavo a football, ma ora, con la transizione, ho perso molta massa muscolare. L’importante è che le persone esprimano ciò che sono veramente“.
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