Italia-Inghilterra, la dolce lettera di Spinazzola: “sogno che Cristante alzi qualcosa di più prezioso della mia testa”

Leonardo Spinazzola ha scritto una lettera per i suoi compagni in vista di Italia-Inghilterra, rivelando di avere un piccolo sogno nel cassetto riguardante... Cristante

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Non sarà in campo questa sera a Wembley, ma si siederà in tribuna per stare vicino ai propri compagni che proveranno a regalargli il titolo di campione d’Europa. Leonardo Spinazzola ha viaggiato con la squadra per raggiungere Londra, dove è in programma Italia-Inghilterra: la finalissima di Euro 2021. L’infortunio al tendine d’Achille occorsogli durante i quarti contro il Belgio lo hanno messo fuori gioco, ma Spina è rimasto vicino ai suoi compagni e a poche ore dalla partita gli ha dedicato una lettera pubblicata su ‘ La Stampa’: “tornassi indietro, riproverei quell’allungo. Lo farei altre cento volte ancora per andare a prendere un metro in più all’avversario e spostare la partita dalla nostra parte. Niente di straordinario, sono le regole degli Azzurri: in fondo a quest’avventura ci arrivi solo se sei disposto a dare l’anima per i tuoi compagni. L’infortunio mi ha strappato al campo ma non poteva portarmi via dal gruppo: anche mio figlio Mattia, tre anni appena, ha capito che papà, sul divano di casa, stasera proprio non ci poteva stare. Sono emozionato, non lo nascondo. Quando sono salito sull’aereo per Londra sono rinato un po’: tra poche ore sarò in campo con i ragazzi e in tribuna con il Paese, poteva andare meglio ma anche peggio”.

Foto di Andreas Gebert / POOL / Ansa

Le mani di Cristante

Leonardo Spinazzola ha poi ripercorso la strada compiuta fino ad oggi, rivelando il suo piccolo sogno che coinvolge… Bryan Cristante: “a Wembley ci aspetta l’ultima battaglia di questo Europeo, il torneo che porterò dentro per sempre: dalle notti magiche dell’Olimpico fino al tempio del calcio contro i padroni di casa, di strada ne abbiamo percorsa. Nel mio caso il destino ha preteso che aggiungessi qualche chilometro in più a questo viaggio, una tappa della sofferenza in Finlandia, per aggiustare il Tendine di Achille. Ora sono pronto, sento di avere ancora tanto da dare: sulla fascia tornerò tra qualche mese, ma mi piace pensare che staserà ci sarà di nuovo da spingere tutti insieme. Accarezzo un’immagine là in fondo: vorrei che le mani di Bryan Cristante, il primo compagno a consolarmi dopo l’infortunio, stanotte sollevassero qualcosa di più prezioso della mia testa: Ci siamo, Forza Azzurri”.

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