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Al traguardo con un’ora e mezza di ritardo: Nicholas Dlamini saluta il Tour de France a testa altissima

Nicholas Dlamini ha tagliato il traguardo della nona tappa del Tour de France con quasi un'ora e mezza di ritardo, incassando comunque l'applauso degli spettatori

SportFair

Fatica e sudore, ma anche orgoglio e determinazione per portare a termine una tappa dura e piuttosto faticosa. La nona frazione del Tour de France è costata cara a numerosi corridori, costretti a salutare la Grande Boucle per essere giunti al traguardo fuori tempo massimo, tra questi anche Nicholas Dlamini riuscito comunque a conquistare l’applauso dei tifosi presenti sul traguardo di Tignes. Lì, il primo corridore sudafricano a partecipare al Tour ci è arrivato con un’ora e 24 minuti di ritardo dal vincitore O’Connor, incassando comunque la standing ovation dei presenti che hanno apprezzato lo sforzo e la determinazione del ciclista della Qhubeka NextHash. Una caduta in discesa mentre pedalava in gruppetto ha rovinato il suo Tour de France, ma Dlamini non si è arresto e ha voluto a tutti i costi tagliare il traguardo, dimostrando coraggio e forza di volontà nonostante il tremendo ritardo accumulato.

Foto di Gian Ehrenzeller / Ansa

Delusione e orgoglio

L’esclusione dal Tour de France è un colpo duro da digerire per Nicholas Dlamini, che ha comunque sottolineato di essere orgoglioso di non aver alzato bandiera bianca portando a termine la tappa: “è stata una frazione difficile e ci sono state delle salite dure e il tempo ha peggiorato le cose. Purtroppo ho scelto una brutta giornata per avere… una brutta giornata. Sono stato sfortunato a cadere e ho perso contatto dal gruppetto, sono rimasto da solo ed è stato davvero difficile per me tenere un buon ritmo e inseguire. Mi sarebbe piaciuto finire il Tour, è triste finire in questo modo, ma per me la cosa più importante era non fermarmi e guidare fino al traguardo indipendentemente dal limite di tempo. Questa è una gara speciale ed è sempre stato un mio sogno correre il Tour de France e non ho mai pensato alla possibilità di ritirarmi. Sono contento di aver finito la mia fatica anche se sono arrivato a un’ora e mezza dal vincitore: è stata una giornata dura, brutta. Vorrei davvero ringraziare tutti per il grande supporto, da quando il Tour è iniziato fino a questo punto. Proprio l’affetto dei tifosi è stato il motivo per cui volevo davvero finire la tappa e non andarmene dalla corsa. Questa è una gara che volevo onorare e insieme volevo onorare il mio sogno. Era il mio primo Tour de France, sapevo che sarebbe stato difficile, ma ho onorato quel sogno. Sono deluso, ma anche orgoglioso“.

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