Il prossimo 23 luglio inizieranno le Olimpiadi di Tokyo, ma al momento la cerimonia d’apertura è l’ultimo dei problemi degli organizzatori. Nelle ultime ore infatti stanno aumentando i casi di positività al Coronavirus, obbligando intere formazioni a rispettare un periodo di quarantena. Come se non bastasse, a complicare ulteriormente il quadro già pessimo è l’incubo doping, palesatosi nel quattro di coppia russo nel canottaggio. Gli atleti Nikita Morgachev e Pavel Sorin sono stati fermati per essere risultati positivi al Meldonium, sostanza vietata dalla WADA, in seguito ad un controllo effettuato in Grecia lo scorso 17 giugno. La Federazione non è riuscita a sostituire i due canottieri, dovendo dunque rinunciare al quattro di coppia come riferito dalla RRF: “sono stati analizzati i risultati di due potenziali sostituiti e si è arrivati alla conclusione che non vi fossero gli standard olimpici per prendere parte alla competizione. Partendo da questi presupposti e considerando l’elevata tensione e pressione psicofisica, la Federazione ha deciso a malincuore di non gareggiare con questo equipaggio“.
Casi Covid
Per quanto riguarda invece l’incubo Coronavirus, sono già tre i casi di positività alle Olimpiadi di Tokyo: due atleti residenti nel villaggio olimpico e uno no. La notizia è stata diffusa dal comitato organizzatore senza rivelare l’identità dei positivi, poi annunciata dalla Federazione sudafricana che ha confermato come si tratti di tre propri calciatori, ossia Thabiso Monyane e Kamohelo Mahlatsi e un altro che non si trova nel villaggio situato nella baia di Tokyo. Il numero di casi purtroppo però è destinato a crescere, visto che la squadra di atletica dell’Australia e quella di rugby a 7 del Sudafrica sono in quarantena per tamponi sospetti. Insomma, una situazione delicatissima che rischia di far iniziare queste Olimpiadi di Tokyo sotto una pessima stella.