Si chiama Vito Dell’Aquila e ha regalato il primo oro all’Italia alle Olimpiadi di Tokyo, anche se non si conosce il metallo, vista la vittoria nella finalissima della categoria -58 kg di taekwondo è in programma alle 14:45 italiane. L’atleta azzurro di Mesagne è riuscito a raggiungerla grazie ad un percorso perfetta e per nulla semplice, caratterizzato dalle vittorie ottenuta contro l’ungherese Omar Salim, il filippino Ramnarong Sawekwiharee e l’argentino Lucas Guzmán. Tre successi diversi tra loro ma tutti fondamentali per raggiungere l’agognata finale olimpica, facendo sognare l’Italia intera grazie ad un oro davvero prezioso e speciale.
Chi è Vito Dell’Aquila
Nato a Mesagne, il primo incontro di Vito con il taekwondo arriva all’età di 8 anni, quando il papà appassionato di arti marziali e dei film di Bruce Lee lo accompagna alla palestra di Roberto Baglivo, maestro di Carlo Molfetta, anche lui di Mesagne e campione olimpico della categoria 80kg a Londra 2012. Tra Vito e il taekwondo è amore a prima vista, dal momento che dopo pochi mesi vince già la prima gara in Austria, nonostante sia ancora cintura gialla. Nel 2014 si prende poi i Campionati italiani e successivamente i Mondiali cadetti, alzando l’asticella all’età di 17 anni.
Il percorso di Vito
Ancora minorenne, Vito Dell’Aquila si presenta ai Mondiali di Muju da outsider e sbaraglia la concorrenza, arrampicandosi fino in semifinale dove affronta l’iraniano Armin Hadipour, tra i migliori atleti dei 54 kg. La sconfitta è netta, ma il giovane azzurro acquista esperienza e personalità che gli servono due anni dopo per ottenere il bronzo agli Europei di Kazan 2018, confermando la sua crescita esponenziale. Ai Mondiali di Manchester 2019 arriva una dura battuta d’arresto agli ottavi contro il coreano Bae Jun-Seo, un ko che pesa considerando l’imminente passaggio di categoria, da 54 a 58 kg, proprio per partecipare alle Olimpiadi di Tokyo.
La preparazione alle Olimpiadi
Agli Europei di Sofia, Vito Dell’Aquila continua a soffrire il nuovo peso e perde agli ottavi contro il britannico Mason Yarrow, ma riesce comunque a ottenere il pass per Tokyo 2020 con la semifinale del Grand Prix Final disputata a Mosca. Un risultato positivo che fa scattare nella mente dell’atleta azzurro il clic giusto per presentarsi al meglio a queste Olimpiadi di Tokyo, che rimarranno impresse nella mente di Vito Dell’Aquila non solo per la medaglia olimpica conquistata, ma anche per essere stata la prima per l’Italia in questa edizione nipponica dei Giochi.