La vittoria del cuore e dei muscoli, della testa e della determinazione. Non mollare mai e crederci fino alla fine. Non a caso si è campioni del mondo! Finisce con l’Italia ad esultare per il 12-11 raggiunto in volata. Partenza shock, che non ti aspetti dal Settebello, che dopo 5’15” è sotto 4-0. Gli States strappano subito con due extra player e due rigori. Al primo munito del secondo periodo l’allarme sembra essere rientrato: azzurri a -1 con la ripartenza vincente di Presciutti, dopo i gol rabbiosi di Luongo e Di Fulvio nel finire di primo tempo. Gli azzurri sono sott’acqua di nuovo (7-4 a 35″ da giocare del secondo e 8-5 in apertura di terzo tempo) ma poi tornano campioni del mondo e, come era successo con la Grecia, rialzano la testa e raggiungono in pari, 9-9, con capitan Figlioli al minuto 24’49”. Ne rimangono più di sette da giocare; una nuova partita. Incredibile. Gli americani tornano a +2, gli azzurri la riacciuffano per la seconda volta (Kuongo con l’uomo in più e Di Fulvio su rigore guadagnato da Aicardi). Ultimi due minuti; il pallone diventa pesante come quello medicinale. L’Italia ne ha di più, mette la freccia: Nicholas Presciutti gol! La panchina a stelle e strisce chiama il time out. Campagna urla da quella arrurra. Del Lungo chiude la porta.
Sabato 31 luglio alle 11.20 italiane c’è il Giappone che più tardi affronta la Grecia e finora ha perso con Stati Uniti 15-15 e Ungheria 16-11.