Amici quasi per la pelle, un rapporto cementato nel corso dell’ultimo anno trascorso insieme a Milano e culminato con la vittoria dello Scudetto. Romelu Lukaku è stato uno dei giocatori più scossi dopo il malore di Christian Eriksen, un dramma che lo ha spinto a piangere a dirotto prima di Belgio-Russia, match deciso proprio dalla doppietta di Big Rom.
Una volta assicuratosi delle buone condizioni dell’amico, Lukaku si è liberato dalla tristezza ed è sceso in campo, dedicandogli anche il primo gol. “Prima della partita abbiamo versato molte lacrime, è stato molto difficile concentrarsi, specie per me, per Vertonghen, per Alderweireld, per Chadli: siamo o siamo stati compagni di squadra nei club” le parole di Lukaku dopo la partita. “Spero che guarisca presto, ha due figli piccoli che hanno bisogno di lui. E lo stesso noi all’Inter. Nell’ultimo anno a Milano ho frequentato Eriksen più della mia famiglia. Lo contatterò presto, appena possibile“.
Il racconto di Vertonghen
Non solo Lukaku, anche Vertonghen ha trascorso minuti interminabili subito dopo la notizia del malore di Eriksen: “ci è arrivata poco prima della riunione tecnica prepartita e nessuno di noi si è più sentito coinvolto nel match. Per fortuna sul pullman ci è arrivata la conferma che Christian era vivo e siamo riusciti a riprenderci un minimo dallo sconvolgimento. Non ho guardato Danimarca-Finlandia, non sapevo nulla. Sono uscito dalla mia stanza d’albergo e ho incontrato Tielemans, che mi ha raccontato tutto: ho avuto la pelle d’oca. Conosco molto bene Christian, abbiamo giocato insieme una decina d’anni, le nostre famiglie si frequentano. Tutto ciò è terribile, non riesco a dire una parola di più, non riesco a immaginare che cosa diremmo adesso se fosse andata in un altro modo“.