Emozioni, spettacolo ma anche attimi di tensione. La lite tra Nibali e Ciccone ha infiammato i Campionati Italiani di ciclismo, andati in scena nella giornata di ieri e conclusi con la vittoria di Sonny Colbrelli.
Insieme al trionfo del corridore del team Bahrain Victorious, sotto i riflettori è finito anche il diverbio avvenuto nel momento decisivo della corsa tra Nibali e Ciccone, per un’azione dello Squalo che non è piaciuta al ciclista di Chieti. Il siciliano infatti ha riportato il gruppo a ridosso di Daniel Oss e dello stesso Ciccone, scattati poco prima per allontanarsi dal gruppo. Un comportamento che ha fatto saltare gli schemi, permettendo a Sonny Colbrelli e Fausto Masnada di andare via e giocarsi il titolo italiano poi andato al corridore del team Bahrain.
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Il botta e risposta
Quanto fatto da Nibali non è piaciuto a Ciccone, che ha espresso la propria amarezza nel post gara ai microfoni della Gazzetta dello Sport dopo aver discusso con il compagno durante la corsa: “di fatto ha riportato sotto gli altri, Vincenzo ha preferito chiudere e forse si sentiva più sicuro così. Però l’abbiamo pagata tutti e due. Incomprensioni che capitano. Dispiace”. Nibali ha provato a gettare acqua sul fuoco, mettendo però le cose in chiaro: “Giulio era davanti con Oss, io da dietro sono uscito. Si è girato, mi ha visto come quello che ha riportato tutti sotto. Ma di fatto la mia era una azione per rientrare davanti, per ‘andare’, perché all’Italiano ci tenevo. Lui si è arrabbiato, però ero venuto qui per fare la corsa, non per fare il secondo. Giulio si è arrabbiato, è un ragazzo del Sud come me, ma sono cose che possono succedere”.