E’ passato un anno e mezzo dalla morte di Kobe Bryant, ex campione di NBA e stella dei Lakers. Una scomparsa tragica, improvvisa, che ha scioccato il mondo intero: il Black Mamba è morto insieme alla piccola Gigi, la sua figlia 13enne, e altre 7 persone, mentre viaggiavano su un elicottero che si è schiantato su una collina a nord di Los Angeles.
I parenti delle vittime, compresa la famiglia di Kobe, hanno comunicato oggi ad un giudice federale l’accordo per la chiusura della causa contro il pilota, il proprietario e l’operatore dell’elicottero, anche se ancora non sono stati comunicati i termini.
Le condizioni meteorologiche erano troppo avverse per viaggiare, ma il pilota decise di proseguire il suo viaggio e una virata fu fatale per tutti i passeggeri del volo, poco prima che l’elicottero superasse le nuvole.
Il pilota fu accusato di aver preso una serie di decisioni sbagliate in una situazione rischiosa, che lo portarono a guidare senza avere veramete la situazione sotto controllo e, soprattutto, una buona visuale. Inoltre anche i proprietari dell’elicottero, la Island Express Helicopters Inc, furono incolpati per carenze sulla revisione. L’azienda, però, ha respinto le accuse di negligenza, negando ogni responsabilità. Le famiglie delle vittime sembrano, adesso, essersi stancate e desiderano solo riprendere in mano le loro vite, portando sempre nel cuore i propri cari.