Belinelli e Datome dicono no al Preolimpico, tutta la delusione del Presidente Petrucci: “si diventa campioni solo inseguendo il sogno olimpico”

Il presidente Petrucci amareggiato per la decisione di Belinelli e Datome di rinunciare al Preolimpico: le parole del numero 1 della Fip

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Terminata la stagione 2021 di Serie A di pallacanestro due stelle del basket italiano hanno deciso di rinunciare alla maglia della Nazionale e di saltare il Torneo Preolimpico, in programma a Belgrado dal 29 giugno al 4 luglio. Una decisione che lascia l’amaro in bocca a tutti gli appassionati e tifosi italiani e, soprattutto, al presidente della Fip, che non ha nascosto tutta la sua delusione: “è un uno-due che fa male. Ne soffro perché è lo specchio di un sistema sbagliato. Il basket italiano si riempie la bocca di Nba, di Eurolega e del campionato ma non capisce che l’Olimpiade vale molto di più come immagine. I Giochi sono la laurea dello sport. E aggiungo che si diventa campioni solo inseguendo il sogno olimpico“, queste le parole di Giovanni Petrucci alla ‘rosea’.

giovanni petrucci
Foto di Claudio Onorati / Ansa

Il numero uno della Federazione italiana di pallacanestro vuole evitare le polemiche, ma il suo pensiero è chiaro e non riesce proprio a camuffare la sua delusione: “non entro nel merito delle motivazioni e non voglio accusare i due giocatori. Ho provato a convincerli ma sono rimasti sulle loro posizioni. Però mi chiedo come mai il riposo e gli interventi chirurgici vengono sempre programmati in coincidenza dell’attività della Nazionale. E se Beli e Gigi avessero dovuto giocare la finale scudetto fino a gara-7 si sarebbero risparmiati?“.

Foto di Armando Babani / Ansa

Non li discuto sotto il profilo tecnico ma credo che un campione, davanti alla prospettiva di giocare l’Olimpiade, farebbe qualunque sacrificio per esserci. Ho ancora in mente le lacrime di Messi e Federer ai Giochi. E chiedete a Carlton Myers, nostro portabandiera a Sydney 2000, quali emozioni ha vissuto: ancora gli brillano gli occhi quando ne parla. Io da dirigente ne ho fatte 12 e se il Dio di concederà la salute a Tokyo andrò per la tredicesima. Ogni volta è stata un’emozione diversa, tutte impagabili“, ha continuato Petrucci, affermando poi che la squadra azzurra è comunque preparata: “è una bella squadra. La situazione di oggi può diventare un’opportunità per i nostri giovani in vista del prossimo Europeo“.

Tutti sono utili ma nessuno è indispensabile“, ha continuato ancora il Presidente riferendosi all’incertezza sulla presenza di Gallinari, che potrebbe giocarsi la finale NBA.

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