Romelu Lukaku e Antonio Conte, i due autentici protagonisti dello Scudetto dell’Inter, arrivato domenica scorsa con ben quattro giornate d’anticipo rispetto alla fine del campionato.
Un rapporto simbiotico quello tra l’attaccante belga e l’allenatore italiano, instauratosi fin dall’arrivo a Milano dell’ex Manchester United, voluto a tutti i costi dallo stesso Conte. Una scommessa vinta sotto tutti i punti di vista, come dimostrano i gol segnati da Lukaku nei suoi due anni con la maglia dell’Inter, fondamentali per riuscire a conquistare il 19° titolo della storia nerazzurra.
L’amore per Conte
Interrogato dal quotidiano ‘La Tribune’ su Nazionale e Inter, Lukaku non ha perso l’occasione per ribadire il proprio attaccamento ad Antonio Conte: “per lui combatterò fino alla morte. Non ci fu la possibilità di lavorare insieme al Chelsea, ma ho sempre pensato che dopo aver lasciato il Manchester United con lui sarei migliorato davvero. Mi ha detto chiaramente: ‘se non lavori in allenamento, non giocherai’. In carriera è sempre fondamentale incontrare persone sincere nei tuoi confronti: è capitato a campioni come Eto’o, Drogba, Henry. I festeggiamenti in macchina per lo Scudetto? Ho pensato che sarebbe stato bello uscire in macchina e sono felice di averlo fatto: sono contento per tutti gli interisti del mondo, ma anche per la squadra, il mister, la società, il presidente. È la stagione più bella mia carriera: spero di aprire un ciclo con l’Inter“.