Sono giorni di festa in casa Inter per la vittoria dello Scudetto numero 19, arrivato aritmeticamente domenica scorsa con il pari maturato tra Sassuolo e Atalanta.
Un traguardo tagliato con quattro giorni d’anticipo, che ha permesso al club e ai giocatori di stappare lo champagne già messo in frigo da qualche settimana. Un orgoglio e un onore soprattutto per Marotta, che il prossimo 15 maggio farà visita alla Juventus con il titolo di campione d’Italia: “immagino sarà gratificante tornare da campione d’Italia a Torino, sabato 15 maggio, per decidere il destino della Juve. È il bello dello sport. L’esperienza torinese mi ha dato tanto, eccezion fatta per il congedo agrodolce, se così vogliamo definirlo. Sono rimasto in buoni rapporti con tutti, tranne con Paratici, però la questione è più umana che professionale. Sono un manager abituato ad accettare le scelte della società per la quale lavoro e così è stato in quel settembre del 2018, anche se onestamente non me l’aspettavo“.
Nessun ritorno
Beppe Marotta ha poi escluso la possibilità di un ritorno alla Juventus, confermando la volontà di rimanere all’Inter per aprire un ciclo di vittorie: “è un’eventualità mai presa in considerazione né, tantomeno, mai ho ricevuto richieste da Torino. C’è solo l’Inter. E adesso con Antonio Conte vogliamo aprire un ciclo lungo e ricco di successo. La garanzia assoluta è lui. Ha inculcato nella squadra la mentalità vincente. Questo è il quinto titolo che vince in dieci anni. Conte è il migliore“.