Giornata dolceamara per la Ferrari a Monaco, la scuderia di Maranello mastica amaro per il ritiro di Leclerc e al tempo stesso sorride per il secondo posto centrato da Carlos Sainz.
Un’altalena di emozioni per gli uomini del Cavallino, in particolare per Mattia Binotto, che ha provato a spiegare nel post-gara i problemi occorsi sulla macchina di Leclerc: “le sensazioni di oggi sono chiaramente contrapposte perché è stato un grande peccato per Charles, mentre per Carlos il weekend è risultato fantastico, dato che ha centrato un bellissimo secondo posto che è anche il primo podio con noi. Per Charles dispiace, è un peccato; ci sono stati problemi di affidabilità e questo non va bene. Si dev’essere rotto qualcosa nel mozzo o nel portamozzo di sinistra, nella trasmissione fra semiasse e ruota. Potrebbe essere anche una cosa che non c’entra nulla con l’incidente di ieri, visto che la botta l’ha presa sulla destra e la rottura si è verificata nel lato opposto. Nel caso, sarebbe comunque una conseguenza molto strana, ma analizzeremo il tutto con calma. Bisogna ancora fare dei passi avanti e dovremo imparare dagli errori. Oggi ne abbiamo commesso uno, ma la cosa importante è sempre capire quali sono le soluzioni e le azioni da intraprendere per crescere e fare sì che non si ripetano sbagli in futuro“.
Vittoria sfumata
Mattia Binotto poi ha analizzato la gara di Sainz, ammettendo come la Ferrari avesse il potenziale per vincere: “onestamente nessuno se lo sarebbe aspettato, nemmeno noi. E’ bello vedere che stiamo crescendo e che in qualche modo la direzione è quella giusta. Dai dati della galleria sapevamo che si sarebbe potuto fare bene a Monaco e ne abbiamo avuto la conferma, il che è incoraggiante” le parole di Binotto a Sky Sport. “In generale la SF21 si è comportata bene su questo tracciato. E’ una Ferrari che su certe piste può dare soddisfazioni, cercheremo di migliorarla, ma per noi l’importante è costruire qualcosa di serio a medio-lungo termine, non guardando alla singola gara, ma al futuro per aprire un ciclo vincente. Serve pazienza e tempo, ma si procede a piccoli passi e il risultato di oggi è fondamentale in questo senso“.