Il ct Mancini ha scelto l’Italia per Euro 2021, Ogbonna però attacca: “non c’è stata meritocrazia”

Angelo Ogbonna ha pesantemente criticato la lista dell'Italia per Euro2020 scelta da Mancini, il difensore del West Ham ha espresso tutto il proprio disappunto

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Roberto Mancini ha diffuso ieri la lista di 28 giocatori (comprese 2 riserve) che formeranno la selezione azzurra a Euro2020, rassegna continentale che proprio l’Italia aprirà sfidando la Turchia all’Olimpico di Roma. Tra le scelte del ct non c’è Angelo Ogbonna, mai preso in considerazione nonostante la sua ottima stagione con il West Ham, club che ha sfiorato la qualificazione alla prossima edizione di Champions League.

L’accusa a Mancini

Foto di Toms Kalnins / Ansa

Un colpo duro da digerire per il difensore italiano, che non le ha mandate a dire al ct Mancini nel corso di un’intervista al Corriere della Sera: “sono molto stupito e anche amareggiato, forse non ha tenuto in considerazione il campionato del West Ham, eppure abbiamo lottato fino all’ultimo per la qualificazione in Champions con il Chelsea di Jorginho e Palmieri, che è arrivato più in alto ma ha dimostrato di non essere una squadra qualunque. Nello sport la meritocrazia deve prevalere, in base al campionato in cui uno gioca, alle statistiche, al valore del giocatore. E stavolta secondo me non ha prevalso“.

Veterano

Foto di Alex Pantling / POOL / Ansa

Angelo Ogbonna ha appena concluso il suo sesto anno con il West Ham, diventando il quarto giocatore italiano di sempre nella particolare classifica di presenze collezionate in Premier League: “non me lo sarei mai aspettato, anche se ho sempre voluto giocare qui. Questo traguardo è qualcosa che porterò dentro di me: come uomo sono cambiato molto, ho costruito qui la mia seconda vita da padre in un contesto abbastanza duro, perché una città grande ti può dare tanto, ma anche togliere. Ci si sente soli in tanti momenti, la pandemia ha segnato un po’ tutti e l’unica compagna di viaggio è stata mia moglie. Senza dubbio è stata la mia stagione migliore: dopo i 30 anni un difensore entra nella piena maturità e legge la partita diversamente“.

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