Lo Scudetto numero 19 è già cucito sul petto, ma l’Inter continua imperterrita a vincere e convincere. I nerazzurri distruggono la Sampdoria a San Siro, asfaltando la squadra di Ranieri sotto cinque gol e proseguendo la propria corsa verso quota 94, bottino superato solo da Mancini nel 2006-07 quando arrivò a 97.
Una giornata di festa per i nuovi campioni d’Italia, soprattutto per i giocatori utilizzati meno da Conte, mandati in campo dall’allenatore pugliese e capaci di rispondere presente. Gagliardini apre le marcature e Sanchez cala la doppietta, prima dei sigilli di Pinamonti e Lautaro Martinez. Resta in panchina invece Lukaku, tenuto a riposo in vista dei prossimi prestigiosi impegni contro Roma e Juventus.
Il problema stipendi
Se dal punto di vista sportivo la situazione è senza dubbio idilliaca, lo stesso non si può dire per quanto riguarda l’ambito societario. L’Inter, come tutti gli altri club italiani, non sta attraversando un buon momento dal punto di vista finanziario. C’è un problema stipendi e Beppe Marotta prima della gara non lo ha nascosto: “la prossima settimana saranno avviati colloqui con singoli giocatori, alla presenza del presidente Zhang, per sensibilizzarli sul momento di difficoltà economico-finanziaria non solo dell’Inter, ma di tutto il calcio, a seguito della pandemia. Un confronto schietto tra persone responsabili. Il modello di riferimento di oggi non è più sostenibile, il costo del lavoro varia tra il 70-75%, qualsiasi azienda sarebbe vicina al default in queste condizioni. Non ci sono responsabilità, ma è una situazione catastrofica“.