Formula 1 e MotoGP hanno potuto usufruire in Bahrain e Qatar di numerose dosi di vaccino anti-Covid messe a disposizione dai due Stati asiatici per i piloti e i componenti dei team.
Una proposta che la maggior parte dei soggetti coinvolti ha accolto con favore, sfruttando l’occasione di vaccinarsi in un periodo piuttosto complicato per il pianeta intero. Chi invece ha deciso di non usufruire di questa agevolazione è stato Sebastian Vettel, che ha spiegato senza problemi il proprio punto di vista sulla questione.
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Niente vaccino per Vettel: il motivo
Sebastian Vettel ha chiarito di aver rifiutato il vaccino per una questione di principio, sottolineando di non voler sfruttare la sua posizione privilegiata per sopravanzare chi ha realmente bisogno di vaccinarsi. Una decisione che conferma l’umanità del tedesco, intervenuto ai microfoni di RTL per esprimere il proprio punto di vista: “si tratta di una questione di principio. In Bahrain ho ricevuto l’offerta del vaccino, ma ho deliberatamente rifiutato, semplicemente perché non è ancora il mio turno. Ovviamente resta da vedere se il mio vaccino sia andato ad una persona più bisognosa, ma per me si è trattata di una questione di principio. Ci sono tante altre persone che vorrebbero essere vaccinate e stanno aspettando. I giovani non corrono tanti rischi quanto gli anziani. Mi vaccinerò, ma solo quando sarà il mio turno“.
Etica
In un periodo storico in cui se ne sentono di tutti i colori, con persone giovani che sopravanzano gli anziani nelle liste di attesa grazie ai c.d. ‘santi in Paradiso’, Sebastian Vettel ha dato una lezione di etica e umanità cedendo il proprio vaccino a una persona più bisognosa, che quella dose la attende chissà da quanti mesi. Non è certo che la scelta del tedesco dell’Aston Martin abbia concretamente aiutato una persona in difficoltà, ma già il fatto di aver rifiutato la propria dose di vaccino per cederla a qualcun altro conferma la profondità d’animo di un pilota campione non solo in pista ma anche nella vita.