Il progetto Superlega è naufragato nel giro di 48 ore, passando dai toni trionfalistici dell’annuncio a quelli tristi della ritirata. Una pessima figura non solo di Florentino Perez e Andrea Agnelli, ma anche di tutti gli altri club che prima hanno fatto fronte comune per poi disgregarsi alle prime minacce e polemiche.
Il presidente del Real Madrid ha sottolineato come la Superlega non sia morta (LEGGI QUI LE SUE PAROLE), ma a questo punto non ci crede più nessuno, soprattutto dopo il clamoroso passo indietro fatto nel giro di due notti. La Uefa però vuole essere sicura che una situazione del genere non si ripeta, per questo ha già avviato un iter che blindi le coppe europee ed eviti altre secessioni.
Possibili conseguenze
Quanto accaduto all’inizio di questa settimana ha scosso l’intero mondo del calcio, spingendo numerosi club a chiedere pesanti sanzioni nei confronti di quei 12 club che hanno lanciato il progetto Superlega. Ceferin ha riaccolto a braccia aperte tutti, rimandando per il momento eventuali decisioni a riguardo: “è ammirevole ammettere un errore, questi club hanno commesso un grande errore. La cosa più importante adesso è ricostruire l’unità che c’era e andare avanti insieme“. In seno alla Uefa però c’è una corrente che non vuole perdonare, chiedendo addirittura per Real e Juve l’esclusione per un anno dalla Champions League, oppure esose richieste di risarcimento. Nulla di tutto questo dovrebbe accadere, ma ci si concentrerà sull’inserimento di clausole che blindino la partecipazione dei big team alle Coppe organizzate da Uefa e Fifa.
Idee
Ceferin ha intenzione di fissare delle regole che ogni club europeo dovrà impegnarsi a rispettare, firmando clausole che avrebbero valore decennale e l’eventuale violazione comporterebbe conseguenze sportive e finanziarie. Per sancirle servirà ovviamente l’aiuto di Fifa e Unione Europea, già intervenute al fianco della Uefa per fare fronte comune contro la Superlega. Secondo i vertici europei servono direttive comunitarie e nuove regole di iscrizione, così da evitare una nuova secessione che potrebbe spaccare definitivamente il calcio europeo.