Ci ha creduto Jannik Sinner. Ci ha sperato l’Italia intera. Il Miami Open purtroppo se lo prende Hubert Hurkacz, abile a superare in due set il tennista azzurro e a spezzargli il sogno di vincere il primo Masters 1000 in carriera.
Un obiettivo che invece si concretizza per il polacco, bravo e fortunato in una finale che avrebbe potuto prendere una piega diversa, se solo Sinner avesse capitalizzato meglio il turno di battuta sul 6-5 a suo favore nel primo set. Un passaggio a vuoto sfruttato alla grande da Hurkacz, abile poi a vincere il primo parziale al tie-break e a chiudere poi la contesa sul 7-6, 6-4 dopo un’ora e 46 minuti di gioco.
Nessuna delusione
Terzo successo in carriera per Hubert Hurkacz, il primo Masters 1000, che impreziosisce eccome il palmarès del polacco grande amico di Sinner. Per il 19enne di San Candido invece tanta amarezza, che non deve far spazio alla delusione, considerando il grandissimo torneo giocato in questa settimana. Una sconfitta che deve insegnare molto a Sinner e permettergli di colmare quelle lacune costategli care nel match di oggi, per esempio il dodicesimo game perso a 0 sul turno di battuta che gli avrebbe potuto consegnare il primo set. Nonostante tutto, Sinner esce a testa alta dal Masters 1000 di Miami e con il sedicesimo posto del ranking ATP in tasca: un risultato di cui andare fieri, soprattutto per aver fatto innamorare l’Italia intera.