Lezione di Pep Guardiola a Mauricio Pochettino, lezione del Manchester City al Paris Saint-Germain. I citizens passano al Parco dei Principi e mettono una seria ipoteca sulla semifinale di Champions League, imponendosi con il punteggio di 1-2 che avvicina la squadra inglese alla finale.
Un successo studiato a tavolino dal guru catalano, che si presenta in campo senza attaccanti e riesce comunque a prendersi la vittoria, soffrendo nel primo tempo e dominando nella ripresa. Il gol di Marquinhos a inizio gara complica le cose al Manchester City, che riesce comunque a resistere fino all’intervallo nonostante le giocate di Neymar. Al rientro in campo però è un monologo dei citizens, che ribaltano il punteggio con De Bruyne e Mahrez e gestiscono il risultato fino al triplice fischio finale.
Lezione di Guardiola
Prestazione poco appariscente quella del Manchester City ma comunque tremendamente efficace per portare a casa una vittoria pesantissima, che avvicina la squadra inglese alla finale di Champions League. La scelta di Guardiola di non schierare attaccanti di ruolo in campo viene premiata soprattutto nella ripresa, quando il PSG perde i riferimenti e soccombe sotto i colpi di De Bruyne e Mahrez. Solo un cambio nell’arco dei 90 minuti per l’allenatore catalano, che sostituisce Cancelo con Zinchenko senza toccare la squadra dal centrocampo in su. Una scelta chiara e precisa quella di Guardiola che, pur rinunciando ad Aguero e Gabriel Jesus, riesce a prendersi un successo esaltante che rende un po’ più in discesa il cammino verso la finale di Champions League.
Ombra Mbappé
Se Guardiola sorride, lo stesso non può fare Pochettino che si ritrova a inseguire dopo i primi 90 minuti. Eppure il gol di Marquinhos aveva messo in discesa la partita per i parigini, incapaci di allungare il divario con i propri avversari prima dell’intervallo. Un peccato mortale quello commesso da Neymar e compagni, ribaltati senza pietà nel secondo tempo senza avere la benché minima possibilità di riagguantare il pari. Assente ingiustificato della serata è senza dubbio Kylian Mbappé, un’ombra in campo per tutti i 90 minuti, trascorsi sempre fuori dal gioco. Servirà un’altra prestazione da parte del francese al ritorno per sperare nella qualificazione alla finale che, dopo la partita di stasera, appare tutt’altro che semplice.