E’ stato uno dei momenti più drammatici dell’ultima Prada Cup, ma per fortuna tutto si è risolto senza conseguenze. Tanta paura però per Terry Hutchinson, lo skipper di American Magic rimasto intrappolato sott’acqua dopo la scuffia dell’AC75 del team americano avvenuta nel corso della sfida con Luna Rossa nel round robin di Prada Cup.
Rischio annegamento
Un’esperienza terribile quella vissuta da Hutchinson, causata dal ribaltamento dell’imbarcazione avvenuta nella baia di Auckland che ha fatto immediatamente il giro del mondo. Attimi terribili, che Hutchinson ha ricordato in un’intervista concessa a Last Call: “sono rimasto agganciato alla barca, ho cercato di sganciarmi ma non ci sono riuscito. Ho preso il mio coltello, ma lo scafo si è riempito subito d’acqua e mi sono trovato subito sott’acqua e sotto la randa. La mia testa era sott’acqua, per fortuna Cooper Dressler ha afferrato il su coltello e mi ha tirato fuor”.
La riparazione
Un rischio enorme non solo per Hutchinson ma anche per la barca, che ha rischiato seriamente di affondare nella baia di Hauraki: “sono servite 16 pompe per salvare Patriot, pensavamo tutti che la barca stesse per affondare. Eravamo ben oltre il limite” l’ammissione dello skipper di American Magic. In quell’occasione, l’equipaggio statunitense riuscì a riparare in men che non si dica l’AC75, per poi perdere comunque con il risultato di 4-0 la semifinale di Prada Cup contro Luna Rossa.