Il primo test tenutosi a Jerez è andato abbastanza bene, al punto da spingere Andrea Dovizioso ad accettare di partecipare anche al secondo in programma al Mugello l’11 e il 12 maggio. L’Aprilia fa sul serio con il pilota forlivese, rinsaldando un rapporto che potrebbe sfociare presto in un accordo per la stagione 2022. Al momento nessuna trattativa è stata avviata, ma le parole dell’ex Ducati lasciano intendere come la sua voglia sia quella di tornare subito in MotoGP per riprendere il discorso interrotto alla fine del 2020.
Sensazioni
Dovizioso ha analizzato il primo test effettuato in sella all’Aprilia, sottolineando di aver avuto ottime sensazioni guidando la nuova RS-GP: “quando cambi moto dopo 8 anni è una grande novità, guidare una nuova moto è sempre molto eccitante, ma per prima cosa devi trovare la posizione migliore in sella ed è impossibile farlo in tre soli giorni. Motivazione e passione per la MotoGP restano, mi piacerebbe correre l’anno prossimo a certe condizioni e sono contento della chance datami dall’Aprilia perché provare una nuova moto è sempre bello, mi piace essere in forma in pista ed è stata una cosa organizzata con professionalità. Per capire a fondo i dettagli della moto devi spingere a fondo e puoi farlo solo se la tua posizione in sella è comoda. Adesso ti puoi fare un’idea, ma non puoi avere tutto chiaro: la MotoGP è diventata molto professionale e la precisione della posizione in moto incide molto sul rendimento di moto e gomme. Un solo test non basta: parlare di tempi e prestazioni senza avere il feeling al 100% non è intelligente“.
Bistecca
Sul proprio futuro non si è ancora sbilanciato Dovizioso, ma ha ammesso che ne parlerà a tempo debito con l’Aprilia: “ho vissuto questa esperienza da pilota, non da tester, mentre vedo che altri come Dani Pedrosa, bravissimo e analitico, e Cal Crutchlow hanno ormai fatto anche il click mentale e sono diventati dei tester puri, cosa differente come mentalità di approccio. Io sono aperto a tutto, mi sto godendo la moto in modo differente, ma ora sul tavolo c’è solo il prossimo test al Mugello. Non abbiamo parlato del dopo: ci penserò quando sarà il momento, dopo il secondo test, sedendoci a parlarne a tavola davanti a una bistecca. Da fuori non puoi percepire la qualità di una moto finché non la guidi, ma si capisce che l’Aprilia ha fatto un grande step: sia vedendo i risultati, sia salendoci sopra si vede che ha una ottima base. Per capire bene il livello devi però vivere la realtà della moto ogni week end e far parte di un progetto: non si possono prendere decisioni affrettate, né voglio cambiare il mio modo di vivere“.