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Aveva solo 17 anni, morta la ciclista Silvia Piccini! La rabbia dell’ACCPI: “faremo causa allo Stato Italiano”

Silvia Piccini morta a 17 anni a seguito di un incidente stradale mentre si allenava in bicicletta: ancora una vittima della strada, la rabbia dell'ACCPI

SportFair

Ancora una vittima della strada: Silvia Piccini è morta giovedì scorso a soli 17 anni a causa delle conseguenze riportate a seguito di un incidente stradale mentre si allenava sulla sua bicicletta.

Silvia, 17enne ciclista della u.c. Conscio Pedale del Sile era stata travolta diversi giorni fa da un’automobile mentre si stava allenando per le strade di San Daniele a Rodeano, in provincia di Udine. Trasportata d’urgenza in ospedale, Silvia, che aveva partecipato ai campionati italiani su strada e pista, è arrivata in condizioni molto gravi e giò nella serata era stata dichiarata la morte cerebrale. Dopo due terribili giorni di preghiere, Silvia non ce l’ha fatta più ed è volata in cielo giovedì.

La rabbia dell’ACCPI

L’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiana ha pubblicato una nota ufficiale con la quale ha comunicato che, dopo questa terribile tragedia, farà causa allo Stato Italiano.

La violenza verbale e fisica contro i soggetti più deboli, come lo sono sulla strada i ciclisti urbani e sportivi, giovani che non diventeranno mai adulti come Silvia, non può essere tollerata in una società civile, mai più. Per questo l’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani da tempo impegnata nella promozione della sicurezza stradale ha deciso di fare causa allo Stato Italiano per inadempienza e mancanza della tutela dei propri cittadini“, queste le parole della nota.

Un minuto di silenzio

“Non possiamo restare indifferenti a quanto accade ogni giorno nel nostro paese” ha dichiarato il presidente Dagnoni che invita tutti ad un maggior impegno per garantire la sicurezza dei ciclisti

Silvia Piccini era una di noi. La sua vita è stata stroncata, a quattro anni esatti dalla tragedia di Michele Scarponi, mentre faceva la cosa che più gli piaceva: andare in bicicletta. In questi quattro anni, purtroppo dobbiamo rilevare che non è cambiato molto. Il bilancio annuale delle vittime è anzi salito: 219 nel 2018, 253 nel 2019 e 44 nei primi mesi del 2021.

E’ una strage senza fine che mina la civile convivenza e dalle nefaste ricadute non solo per le vite spezzate e il dolore dei cari, ma anche sulla qualità della vita delle nostre città, la salute generale, lo sport e l’economia legata al turismo.

Consapevoli che i bambini di oggi saranno gli automobilisti di domani e che la maggior sicurezza sulle nostre strade passa soprattutto attraverso la cultura del rispetto, da anni la Federazione, in collaborazione con la Polizia stradale e diversi Ministeri, è impegnata nelle scuole primarie e secondarie, attraverso numerosi progetti che hanno proprio la finalità di educare alla cultura del rispetto e l’amore per la bicicletta.

Al cospetto dell’ennesima tragedia, che colpisce in questo caso una giovane e solare vita, la Federazione non può fare a meno di ricordare che ormai da tempo è stato oltrepassato il limite e pertanto esorta le Istituzioni, a cominciare dal Governo, ad intervenire in maniera decisa sia sul fronte di una maggiore severità nei confronti di comportamenti errati, sia con interventi sul codice della strada, come da proposte presentate in questi anni e che, seppur ottenendo un bipartisan riconoscimento, sono rimaste impantanate negli iter parlamentari.

“Non possiamo restare indifferenti a quanto accade ogni giorno nel nostro paese – ha dichiarato il presidente Cordiano Dagnoni –. Nell’esprimere i sensi del più profondo cordoglio ai famigliari di Silvia, rivolgo un appello alle Istituzioni affinché si ponga fine a questa situazione. Da parte nostra c’è tutta la disponibilità a collaborare con tutti i soggetti che vogliono discutere seriamente di sicurezza e rispetto delle regole.”

In occasione di tutte le manifestazioni di ciclismo in programma sul territorio nazionale il 24 e 25 aprile 2021, la Federazione Ciclistica Italiana dispone di far osservare un minuto di silenzio in commemorazione di Silvia Piccini. In particolare, in occasione della gara Donne Open in programma a Corridonia (MC) domenica 25 aprile p.v., le atlete partecipanti porteranno il lutto al braccio quale simbolica commemorazione di Silvia.

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