“Devi morire insieme a tuo padre”, la vergogna dei social si abbatte sul figlio di Andrea Pirlo [FOTO]

Il figlio di Andrea Pirlo è stato bersagliato di insulti e minacce dopo il pari tra Fiorentina e Juventus, una situazione che lo ha spinto a sfogarsi su Instagram

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Una vergogna senza fine, in questo si sono trasformati i social per colpa di alcune persona che a stento si riesce a definire tali.

Pirlo
Foto di Alessandro Di Marco / Ansa

Augurare la morte a un ragazzo di 17 anni, solo perché è figlio di una persona famosa, è l’ultima dimostrazione di come il mondo stia andando alla deriva per colpa del web e delle persone che lo popolano. A subire questa ‘violenza’ è stato il figlio di Andrea Pirlo, bersagliato su Instagram di offese di ogni tipo a causa del pareggio maturato al termine del match Fiorentina-Juventus. Nicolò Pirlo ha postato sul proprio account uno di questi messaggi: “devi morire insieme a tuo padre“, accompagnandolo con un suo personale pensiero sulla vicenda.

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Le parole di Nicolò Pirlo

Pirlo
Foto di Alessandro Di Marco / Ansa

Il figlio dell’allenatore della Juventus ha scritto un post su Instagram, per far sapere come il limite sia stato ormai ampiamente superato da quegli pseudo-tifosi che preferiscono minacciare piuttosto che sostenere la squadra. Queste le parole di Nicolò Pirlo sui social: “Io non sono una persona che giudica, non mi piace farlo. Ognuno ha il diritto di poter dire ciò che vuole, sono io il primo a farlo e non vorrei mai che qualcuno mi togliesse la libertà di parola. I miei genitori mi hanno insegnato ad avere idee e soprattutto ad ascoltare quelle degli altri. Ma credo che a tutto ci sia un limite e già da tempo questo limite è stato superato. Ho 17 anni e quotidianamente ricevo messaggi di questo genere (qui vi mostro l’ultimo, ricevuto poco fa), non perché io faccia qualcosa di particolare, ma solo perché sono figlio di un allenatore, che probabilmente, come è giusto che sia, può non piacere. Questa sarebbe la mia ‘colpa’ e la motivazione per la quale ogni giorno mi arrivano messaggi di augurata morte e insulti vari. Vorrei chiedervi di mettervi per un solo secondo nei miei panni e chiedervi come vi sentireste“.

 

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