La Targa Tasmania diventa un cimitero, tre morti in soli due giorni: fatali due terribili incidenti

Nel corso dell'ultima Targa Tasmania si sono verificati due incidenti mortali che hanno causato tre morti: un dramma che ha sconvolto gli organizzatori

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Una competizione sportiva trasformatasi in un dramma senza fine, con tre persone morte nel giro di poche ore. E’ accaduto alla Targa Tasmania, svoltasi dal 19 al 24 aprile nello Stato insulare australiano.

Foto ABC News

Nella Prova Speciale di venerdì ha perso la vita il 68enne Shane Navin, finito in un ruscello con la sua Mazda RX-7 del 1979 al 35° chilometro del percorso. Salvo invece il co-pilota, riuscito a tirarsi fuori dalle lamiere al contrario dello sfortunato collega. Nonostante il decesso, gli organizzatori della Targa Tasmania hanno deciso di far proseguire la competizione, così il giorno successivo sono morti Leigh Mundy e il suo copilota Dennis Neagle, rispettivamente di 68 e 59 anni. I due hanno perso il controllo dell’auto dopo un salto, finendo incastrati contro due alberi.

Reazioni

Foto ABC News

Due tragedia che hanno sconvolto Mark Perry, l’amministratore delegato della Targa Tasmania: “tutti e tre i partecipanti defunti erano grandi amanti della competizione. Ci mancheranno, il nostro pensiero va alle loro famiglie“. Per quanto riguarda gli incidenti, l’ispettore di polizia della Tasmania ha rivelato come il secondo incidente mortale sia avvenuto sotto gli occhi di alcuni testimoni: “il pilota ha perso il controllo della macchina dopo il salto e, seguiti alcuni attimi di silenzio, si è sentito un grande botto come se ci fosse stata una esplosione” le parole dell’agente Cottrell a sito australiano ABC News. “Tutti i concorrenti che seguivano la vettura si sono fermati per offrire aiuto appena visto quanto accaduto. Ci saranno state almeno otto auto ferme, ma non c’è stato nulla da fare“.

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