Si spegne Cristiano Ronaldo e la Juventus non riesce a vincere, un dogma che in questa stagione si rinforza di partita in partita, considerando i risultati centrati sul campo dalla squadra di Pirlo.
La sconfitta contro il Benevento all’Allianz Stadium conferma in pieno la teoria della dipendenza bianconera dal suo fuoriclasse, notevolmente appannato durante la sfida con la formazione di Inzaghi. Un ko pesantissimo che chiude di fatto la corsa Scudetto per la Juventus, rimasta a dieci punti dall’Inter a parità di partite giocate, un gap difficile da ricucire quando mancano 11 partite alla fine del campionato.
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Punizioni da record… negativo
L’unico appiglio per la Juventus sembra essere Cristiano Ronaldo, ma anche il portoghese ha i suoi punti deboli. In particolare i calci di punizione, vero e proprio tallone d’Achille di CR7 da quando veste la maglia bianconera. Dei 95 gol segnati in 123 presenze con la Juventus, solo uno è arrivato su punizione nell’arco di quasi tre stagioni, quello nel derby contro il Torino del campionato scorso. Uno score tremendo, che il giornalista Paolo Condò ha trasformato in numeri, fotografando impietosamente la difficoltà di Ronaldo nel calciare le punizioni. Su 72 tentativi effettuati in queste 2 stagioni e mezzo alla Juventus, Ronaldo ne ha concretizzato solamente uno con una percentuale di realizzazione dell’1.39%.
Dato sorprendente
La percentuale realizzativa di Cristiano Ronaldo su punizione con la maglia della Juventus cozza enormemente con il suo passato, in particolare con le esperienze al Manchester United e al Real Madrid, club con cui ha segnato oltre 50 calci di punizione diretti. Un numero completamente opposto rispetto a quello registrato fin qui nella sua parentesi alla Juventus, per questo motivo forse pare arrivato il momento per Pirlo di intervenire, chiedendo a Ronaldo di farsi da parte nel momento in cui bisognerà tirare i calci di punizione. Difficile? Guardando i numeri non sembra affatto, meglio che CR7 si concentri sui calci di rigore perché, sulle punizioni, al momento appare tutt’altro che infallibile.