La Red Bull è la macchina migliore, ma chi vince è sempre e solo la Mercedes di Lewis Hamilton.
Il Mondiale 2021 di Formula 1 comincia con la vittoria del campione del mondo nel GP del Bahrain, un successo complicatissimo arrivato dopo una durissima battaglia con Max Verstappen, riuscito addirittura a passare in testa a 4 giri dalla fine, salvo restituire poi la posizione all’avversario su richiesta del muretto. Un ordine dettato dal fatto di aver compiuto il sorpasso oltre la linea di curva 4, che avrebbe potuto spingere la Direzione Gara a mettere l’olandese under investigation. Una scelta costata carissima alla Red Bull, costretta ad accontentarsi di un secondo posto amaro in un week-end in cui ha dimostrato di poter battere la Mercedes.
Errori
Oltre alla scelta discutibile di fine gara, la Red Bull ha pagato anche una errata strategia di gara che non ha aiutato affatto Max Verstappen. Scelte tutt’altro che puntuali quelle riguardanti l’entrata ai box per i pit-stop, che hanno favorito la vittoria di Lewis Hamilton, capace comunque di guidare in modo magistrale nonostante numerosi problemi. Bravo e fortunato il campione del mondo, quasi incredulo nel vedere Verstappen rallentare dopo aver effettuato il sorpasso. Una situazione strana che Lewis ha sfruttato a dovere, volando poi verso la prima vittoria della stagione che gli permette di portarsi subito al comando della classifica.
Ferrari anonima
Se la battaglia tra Mercedes e Red Bull ha monopolizzato il GP del Bahrain, la grande assente è stata senza dubbio la Ferrari che, dopo un avvio positivo, è sparita nel corso della gara. Charles Leclerc ha chiuso al sesto posto nonostante il sorpasso su Bottas in avvio, ottavo invece Carlos Sainz costretto a fare i conti con i problemi dovuti al fatto di partire dal centro dello schieramento. Le prestazioni del sabato avevano illuso i tifosi del Cavallino, che si sarebbero aspettati ben altri risultati da parte di Leclerc e Sainz, protagonisti invece di una gara tutt’altro che da ricordare. Impietoso il minuto di distacco incassato da Mercedes e Red Bull, il primo campanello d’allarme di una stagione che va raddrizzata immediatamente.