Notte di emozioni e di colpi di scena a Las Vegas. Notte di titoli confermati e di squalifiche clamorose, che hanno lasciato di stucco gli amanti di questo sport, che non ammette colpi proibiti né tantomeno illegali. Una notte Ufc indimenticabile, in cui Israel Adesanya fa conoscenza con la prima sconfitta in MMA e Petr Yan perde la sua cintura per una ginocchiata al volto dell’avversario, punita con la squalifica.
Blachowicz vs Adesanya
La fretta è una cattiva consigliera e Israel Adesanya ne sa qualcosa. L’imbattuto campione Ufc dei pesi medi forse ha scelto di salire di categoria troppo presto, accorgendosi in men che non si dica di non essere ancora pronto per i massimi leggeri. A farglielo capire a suon di ‘carezze’ è il polacco Blachowicz, campione e cliente tutt’altro che semplice per uno che si approccia per la prima volta ad una nuova categoria di peso.
Addio imbattibilità
L’epilogo non può che sorridere all’energumeno polacco, che costringe il proprio avversario alla prima sconfitta in MMA, interrompendo un’imbattibilità che durava dal suo esordio nelle arti marziali miste. Blachowicz inizia l’incontro a suo modo, con colpi pesanti che arrivano a destinazione, mentre Adesanya porta avanti il suo piano, provando a fiaccare il polacco con colpi alle gambe per poi finirlo. Blachowicz non è però tipo da stare ai giochini dei propri avversari, così nel quarto round porta il nigeriano a terra per poi vincere al termine dell’incontro per decisione unanime. Un successo voluto e meritato per il polacco, che a 38 anni entra definitivamente nella storia delle MMA, coronando una carriera arrivata a un passo dalla sua conclusione. Con sudore e determinazione però Blachowicz è riuscito a ricostruirla, arrivando a prendersi un titolo che merita senza ombra di dubbio.
Sterling vs Yan
Una notte emozionante e bellissima, rovinata da una follia bella e buona. A compierla è Petr Yan, costretto a cedere il titolo dei pesi ‘Gallo’ per una ginocchiata rifilata al volto di Sterling. Eppure l’incontro inizia con tutt’altro tenore, ovvero con i due sfidanti che si lanciano in una sfida bella e coinvolgente, caratterizzata da colpi dinamici e di alto volume. Il giamaicano prova a piazzare le sue famose ‘ginocchiate’, tentando di far valere il grappling superiore. Il russo invece ci mette un po’ a carburare, ma quando entra in condizione sfrutta ogni varco per riuscire a far breccia nella difesa dell’avversario. Per ben sei volte Sterling finisce a terra, ma riesce comunque sempre a rialzarsi e a rispondere colpo su colpo, fino al patatrac.
La squalifica
Nonostante l’inerzia dell’incontro sia a favore di Yan, quest’ultimo si lascia coinvolgere dalla foga del match e, improvvisamente, piazza una ginocchiata sul volto di Sterling. Il collo compie un movimento innaturale, a causa del colpo sferrato apposta per far male, così l’arbitro blocca il match e squalifica il campione in carica. Al momento della proclamazione Sterling butta la cintura e piange: “ha rovinato tutto, non è così che voglio vincere“. Una pessima pagina di Mma che va riscritta, per cancellare un tremendo episodio che macchia una notte Ufc altamente spettacolare.