Si ferma agli ottavi di finale il cammino dell’Atalanta in Champions League, i nerazzurri si arrendono al Real Madrid anche nel match di ritorno, incassando un pesante 3-1 che estromette la squadra di Gasperini dalla competizione.
Una sconfitta su cui pesa l’atteggiamento rinunciatario della Dea, arrivata a Madrid più per non prenderle piuttosto che per dare l’assalto alla qualificazione. Lo 0-1 dell’andata obbligava l’Atalanta ad attaccare a testa bassa, ma i nerazzurri non hanno mai dato l’impressione di mettere in difficoltà il Real Madrid, abbassando troppo il proprio baricentro e permettendo così a Benzema e compagni di trovare con facilità la conclusione verso la porta di Sportiello.
Errori madornali
L’Atalanta è arrivata a Madrid spaventata, schiacciata forse dal peso del blasone della squadra di Zidane, riuscita a gestire senza problemi una partita che alla vigilia sembrava più complicata di come poi si è rivelata. Troppa la paura palesata dai nerazzurri, protagonisti di errori davvero madornali risultati decisivi ai fini della qualificazione. Pesantissimo quello di Sportiello, colpevole di consegnare a Modric una palla che il croato non deve far altro che appoggiare a Benzema, decisivo quello di Ilicic che manda in porta Vinicius e costringe Toloi al fallo da rigore. Sergio Ramos non si fa pregare e sigla il 2-0, facendo calare definitivamente il sipario sulla partita. Errori non solo in fase difensiva ma anche offensiva, con le occasioni di Gosens e Zapata che gridano vendetta. Realizzare anche solo una di quelle occasioni avrebbe cambiato il volto del match, permettendo all’Atalanta di giocarsi fin in fondo la qualificazione. Così purtroppo non è stato, complice un atteggiamento troppo rinunciatario su cui Gasperini dovrà rimuginare.
Botta e risposta
L’ultimo ad arrendersi in questa partita maledetta per l’Atalanta è stato Luis Muriel, riuscito a trovare nel finale il gol del 2-1 che ha regalato un pizzico di speranza ai nerazzurri. Speranze cancellate in un batter d’occhio da Asensio, che appena entrato ha servito il tris segnando il primo gol in questa edizione della Champions League. Un’altra battuta a vuoto dell‘Atalanta, protagonista di una serata da dimenticare caratterizzata dalla paura provata al cospetto di un Real Madrid tutt’altro che irresistibile. Proprio per questo motivo la Dea è stata eliminata, per aver portato troppo rispetto ai Blancos senza tentare nemmeno di fargli male. Un atteggiamento che Gasperini dovrà migliorare in futuro, per evitare che la sua squadra si sciolga come neve al sole al cospetto delle big europee.