La più attesa, la più desiderata e soprattutto la più ‘odiata’. Normale quando centri per sette anni consecutivi la doppietta iridata, portando a casa sia il Mondiale piloti che quello Costruttori.
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La nuova W12
La Mercedes ha tolto i veli alla W12, apparsa subito diversa rispetto alla vettura precedente. Resta la colorazione nera, voluta fortemente da Hamilton come omaggio alla lotta contro il razzismo, ma ritorna il classico argento nella parte posteriore. Bello anche il ricordo di Niki Lauda, omaggiato con una stella rossa sistemata in prossimità del nome del pilota alla radice dell’airbox. Evidente inoltre anche la macchia rossa sull’airscope dove campeggia il marchio Ineos, presente anche sull’ala anteriore e posteriore. Particolare attenzione assume anche la pioggia di di scritte AMG sul cofano della vettura, che certificano l’evidente legame tra il Costruttore tedesco della galassia Daimler e la squadra di Formula 1 di Brackley. La riduzione del personale in sede, dettata dal budget cap, ha spinto la Mercedes a stringere una collaborazione con AMG, che determinerà uno scambio di figure professionali e tecniche fra la parte sportiva e quella di produzione.
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Incognita Hamilton
La presentazione della nuova Mercedes W12 apre ufficialmente il 2021 della squadra campione del mondo, pronta per un Mondiale che rappresenta una vera e propria incognita. Non tanto per quanto concerne i valori in pista, dove il team di Wolff sarà ancora quello da battere, ma per ciò che riguarda Lewis Hamilton dopo il lungo tira e molla sul rinnovo avvenuto negli scorsi mesi. Il campione del mondo avrà le stesse motivazioni degli anni precedenti? Il rapporto con il team sarà il medesimo dopo gli affronti subiti durante la trattativa per il prolungamento? Domande lecite a cui Hamilton dovrà rispondere in pista, provando a dare la caccia a quell’ottavo titolo mondiale che lo lancerebbero nella leggenda della Formula 1.