Si scrive MotoGP, ma ogni giorno che passa assomiglia sempre di più alla Formula 1. Non c’entrano le ruote oppure la conformazione dei prototipi, bensì la velocità di punta delle frecce a due ruote ormai arrivata quasi a quella delle monoposto della massima categoria automobilistica.
Johann Zarco in Qatar è riuscito a stampare il nuovo record di velocità in MotoGP, arrivando addirittura a 362,4 chilometri orari sul rettilineo di Losail in sella alla sua Ducati Pramac. Una prestazione impressionante, che avvicina clamorosamente il record della Formula 1 in gara, fatto segnare da Bottas a Città del Messico nel 2016 su Williams-Mercedes, ovvero 372 km/h. Lo stesso pilota finlandese, in Azerbaigian nello stesso anno, aveva toccato in qualifica la top speed di 378 km/h.
Circuito e aerodinamica
Ad aiutare Johann Zarco a far segnare il nuovo record di velocità in MotoGP è stato in primis il circuito di Losail, considerato uno degli impianti più veloci del Motomondiale. Il rettilineo di oltre un chilometro permette alle moto di toccare top speed impressionanti, come appunto quella del pilota francese sulla Ducati Pramac. Oltre al tracciato, anche gli uomini del team di Borgo Panigale hanno i loro meriti, avendo spinto a fondo sull’aerodinamica della DesmosediciGP, trasformandola quasi in un…aereo. A fare la differenza ci ha pensato la nuova carena della Ducati, che ha permesso non solo a Zarco di far segnare il nuovo record di velocità, ma ha lanciato Pecco Bagnaia verso la prima pole position in carriera, un risultato esaltante ottenuto alla prima gara in Ducati.
Il record precedente
Nemmeno a farlo apposta, il precedente record di velocità in MotoGP apparteneva sempre alla Ducati, che lo aveva fatto segnare nel 2019 con Dovizioso, spintosi fino a 356.7 km/h sul circuito del Mugello. Il tracciato italiano aiuta a raggiungere altissime velocità, visto che il lungo rettilineo è preceduto da una curva ad ampio raggio e in percorrenza come la Bucine, che dà un’altissima velocità già in uscita. Proprio per questo motivo, non sarà difficile battere il record di Zarco in occasione del GP del Mugello, quando la conformazione del circuito spingerà i piloti a velocità ancora più alte. A conferma di questa tesi è il dato secondo cui, le migliori dieci velocità di punta ottenute nel mondiale prima di ieri, erano state fatte segnare tutte al Mugello dalle moto Ducati. Il fatto che il primato sia arrivato in Qatar, lascia credere che al Mugello la MotoGP si avvicinerà ulteriormente alla Formula 1.
Le parole di Rossi e Bagnaia
Sulla questione velocità si è soffermato anche Valentino Rossi, che ha espresso la propria preoccupazione per il percorso intrapreso dalla MotoGP in termini di velocità: “è già pericoloso a 340 orari, figurarsi a 360. E dal momento che Zarco è molto bravo a rannicchiarsi dietro la carena, al Mugello la Ducati potrebbe persino andare più forte“. Leggermente diverso il pensiero di Bagnaia: “se già qui tocchiamo queste velocità, vien difficile pensare al Mugello. Penso che Zarco sia andato anche lungo in quel giro, perché di sicuro con tutta quella velocità trovare il punto giusto di frenata è difficile. Ma non credo sia più pericoloso, siamo seduti su una moto altamente tecnologica, che ci offre il meglio”.